Trasporto pubblico locale, Ctt Nord verso la liquidazione: l’azienda chiede ad At attenzione al personale e ai servizi

La partecipata del Comune in commissione: bilancio 2020 chiuso con un utile di 613mila euro
In queste ultime settimane il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Mobit – consorzio che riunisce i principali operatori toscani di trasporto pubblico tra cui Ctt nord – mettendo fine al lungo contenzioso per l’assegnazione della gestione del trasporto pubblico regionale, che sarà affidato ad Autolinee Toscane.
Il Consiglio di Stato si è espresso così, riconoscendo comunque la serietà delle argomentazioni avanzate da Mobit. Adesso si apre una fase delicata: Autolinee toscane – che opera sul nostro territorio – andrà a sostituire Ctt nord e con tutta probabilità l’azienda sarà successivamente messa in liquidazione.
L’argomento del trasporto pubblico è il tema principale della riunione della commissione partecipate di oggi (20 luglio) alla quale erano presenti anche gli assessori Giovanni Lemucchi e Gabriele Bove, il presidente di Ctt Nord, avvocato Filippo di Rocca e come delegata del cda di Ctt Nord, Simona Deghelli, che si è occupata principalmente del bilancio annuale.
“Ringrazio il presidente Di Rocca e la dottoressa Deghelli per la partecipazione alla riunione – dice l’assessore Lemucchi -, la commissione è stata richiesta per fare il punto della situazione alla luce degli ultimi eventi e soprattutto per evidenziare le prospettive future”.
L’assessore di riferimento, Gabriele Bove, illustra con precisione la situazione attuale del trasporto pubblico nel nostro territorio a seguito delle vicende avvenute negli ultimi giorni: “Con la sentenza del Consiglio di Stato sulla gara regionale del lotto unico, si mette la parola fine a un contenzioso che ha visto lo scontro tra i due partecipanti: Mobit, il consorzio toscano di cui fa parte anche Ctt nord, e Autolinee toscaneche si è aggiudicato la gara. Le vicissitudini sono state molteplici e il contenzioso legale ha messo in secondo piano la prospettiva politica. Adesso siamo pronti per ripartire con investimenti importanti, con l’acquisto di nuovi autobus e dare il via al percorso che porterà alla liquidazione dell’azienda. In questo percorso abbiamo chiesto un’attenzione al personale, agli immobili di cui anche il Comune è comproprietario e soprattutto all’utenza, in modo che venga valorizzata e tutelata, rafforzando il trasporto pubblico – prosegue Gabriele Bove – Sui tempi si parla di fine ottobre, l’amministrazione è presente per affrontare questo percorso che sarà complesso”.
Il presidente di Ctt Nord Di Rocca spiega quali saranno le situazioni affrontate in questa fase delicata di transizione, in cui Ctt nord dovrà cedere il servizio di trasporto pubblico ad Autolinee Toscane: “Sono stati mesi molto difficili e lo sono tutt’ora, stiamo vivendo una fase molto complessa, abbiamo cercato di portare un po’ di serenità tra le parti, sia nei confronti della Regione Toscana, sia nei confronti di Autolinee toscane, nostra concorrente. Il Consiglio di Stato ha emesso la sentenza il 21 giugno e al di là del merito, ha rilevato la serietà delle argomentazioni difensive di Mobit, consorzio toscano di cui anche Ctt nord fa parte, ma ha respinto la domanda. Quindi adesso iniziamo a lavorare per garantire ad Autolinee toscane un ingresso nell’intera regione che sia il più veloce e il meno traumatico possibile”.
La vicenda della gara del lotto unico per il trasporto pubblico toscano è molto peculiare dato che solo la Toscana ha deciso affidare il trasporto pubblico dell’intera regione ad una sola azienda. “Le difficoltà quindi sono tante ma le stiamo affrontando con molta serietà – aggiunge l’avvocato Di Rocca – Non si tratta di una cessione di un ramo d’azienda, è una cessione di beni e di patrimoni, ci sono numerosi contratti da sottoscrivere”.
Ma quando ci sarà il subentro di Autolinee toscane? “Bisogna aspettare la decisione della Regione Toscana che al momento auspica che il subentro avvenga entro l’anno corrente, ma una data per adesso non c’è e Ctt nord continua a garantire il servizio e a pagare i dipendenti. I bilanci di Ctt nord negli ultimi anni sono positivi e abbiamo buoni rapporti con le banche con cui lavoriamo, ma se avremmo una data ben precisa e più tempo per questo insediamento, potremmo lavorare con più tranquillità. La Regione Toscana – prosegue – un anno e mezzo fa aveva segnalato Ctt nord per un comportamento non corretto in ambito concorrenziale. Il rischio è che l’autorità vada a sanzionare le aziende pubbliche per il ricorso presentato al Tar e in quel caso la sanzione sarebbe a carico di tutti i cittadini, ma speriamo che ciò non avvenga”.
Un ultimo accenno ai servizi scolastici. “È possibile che a causa della proseguimento della pandemia – aggiunge – si ritorni a una riduzione della capienza del 50 per cento e anche in questo caso sarà necessario chiedere una mano alle aziende del trasporto turistico”.
“Un piccolo accenno al bilancio Ctt nord, perché è stato un percorso impegnativo e segnato dalla sentenza del consiglio di Stato, ma non solo. Noi avevamo preparato i documenti di bilancio in un tempo veloce e dopo vari confronti con la società di revisione ci era stato consigliato di computare i contributi Covid al 50 per cento – illustra Deghelli – Questo avrebbe portato a una perdita di due milioni di euro, per capire l’impatto della pandemia sui trasporti pubblici. Poi si è scoperto che il metro di computo del contributo pubblico era molto diverso e abbiamo rielaborato i calcoli. Così siamo giunti alla conclusione di computare totalmente il contributo. Nel nuovo progetto di bilancio abbiamo fatto le opportune verifiche richieste dalla legge quando si è vicini a un possibile scioglimento di un’azienda. La sentenza va rispettata ma il momento dello scioglimento avverrà quando andrà a mancare il servizio e a quel punto l’unica soluzione sarà la messa in liquidazione. Il bilancio chiude con un utile di 613mila euro e andrà in approvazione il 29 luglio, le altre decisioni saranno rimandate quando la Regione ci renderà nota l’ingresso di Autolinee toscane”.
“La situazione è molto complessa – dice l’assessore Giovanni Lemucchi – la cosa che interessa al Comune, è che il servizio continui in maniera efficiente, ma vi è anche una certa preoccupazione economica finanziaria legata alla nostra partecipazione”.
Poco soddisfatto e amareggiato per la conclusione della vicenda il consigliere del Movimento Cinque Stelle Massimiliano Bindocci: “È una situazione di una complessità enorme. Alla fine anche se in modo limitato i servizi li ha pagati la cittadinanza e questo dispiace. Purtroppo è andata così, adesso vediamo cosa succede, ma gli errori specialmente da parte della Regione sono stati enormi”.