Calano le imprese artigiane lucchesi: meno nove unità nei primi sei mesi dell’anno

L’immagine emersa dai dati elaborati dall’ufficio studi, statistica e politiche economiche della Camera di commercio di Lucca
Le imprese artigiane lucchesi nei primi sei mesi dell’anno hanno evidenziato una marginale diminuzione, con un calo contenuto in nove unità che ha portato a quota 11.059 imprese artigiane attive in provincia al 30 giugno. Questo secondo i dati elaborati dall’ufficio studi, statistica e politiche economiche della Camera di commercio di Lucca.
L’incidenza artigiana sul complesso imprenditoriale lucchese è scesa al 30,3% per il contemporaneo incremento del tessuto imprenditoriale provinciale nel complesso. Rispetto a dodici mesi prima l’andamento risulta maggiormente negativo, con una flessione che raggiunge le 69 imprese (-0,6%). Le iscrizioni di imprese artigiane nel semestre si sono fermate a 402, il valore più basso di sempre, addirittura al disotto dei primi sei mesi del 2020 (418 unità); al contempo, le cessazioni sono state 418, uno dei livelli più bassi mai registrati.
Il settore di attività che continua a mostrare la più elevata incidenza artigiana è quello delle costruzioni, che con 4.706 imprese artigiane rappresenta il 75,7% del totale settoriale: nei primi sei mesi dell’anno il comparto ha perso 12 imprese (-0,3%). Nel comparto manifatturiero, dove l’incidenza artigiana raggiunge il 60,8%, le imprese artigiane sono invece diminuite di 4 unità (-0,2%), scendendo a quota 2.554 unità attive. Il comparto dei servizi, che nel complesso ricomprende 3.685 imprese artigiane è l’unico ad aver registrato una dinamica positiva, seppur contenuta in sole 8 imprese in più (+0,2%). Nel dettaglio settoriale, con la sola eccezione del trasporto e magazzinaggio (-2,1%; -10 unità), tutti i settori sono risultati stabili o in crescita: le attività dei servizi di alloggio e ristorazione sono cresciute di 5 unità (+1,8%), così come le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+5; +0,8%). Sono incrementate anche le imprese operanti nel commercio e riparazione auto e moto (+3; +0,6%), nei servizi di informazione e comunicazione (+2 imprese), nelle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+2) e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+1 unità). Stabili tutti i restanti settori.
Le imprese femminili attive sono cresciute del +1,4% (+115 unità) nei primi sei mesi dell’anno, portandosi a quota 8.313 a fine giugno, per un’incidenza femminile sul tessuto imprenditoriale lucchese del 22,8% (Toscana: 23,9%). La crescita registrata in provincia di Lucca risulta significativamente più elevata sia di quella regionale (+0,4%) che nazionale (+0,6%).
In provincia la crescita si è concentrata in alcuni settori: il commercio (2.338 imprese) ha segnato un recupero del +1,5% (+34 unità), mentre per le attività di alloggio e ristorazione (1.137 imprese) si è registrato un incremento del +0,8% (+9 imprese) nei primi sei mesi dell’anno. Sono aumentate anche le attività manifatturiere (712, +1,1%), le attività di affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing (652; +5,0%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (223 imprese; +8,3%), il noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (352; +3,2%) e le altre attività di servizi (acconciatrici, istituti di bellezza, lavanderie, etc.) salite a 959 imprese femminili attive a fine giugno (+1,2%). Si sono invece registrate diminuzioni per l’agricoltura (715 imprese; -0,4%), le costruzioni (312; -2,5%) e le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (261; -1,5%).
I settori che presentano le più elevate quote di imprese femminili in provincia appartengono ai servizi: le altre attività dei servizi, dove l’incidenza femminile arriva al 53,9%, la sanità e assistenza sociale (41,7%) e l’istruzione (34,5%). Presentano incidenze femminili significativamente superiori alla media anche i servizi di alloggio e ristorazione (32,0%), le attività agricole (30,4%), le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (27,3%), le attività di affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing (26,9%) e il commercio (25,1%).
Le imprese guidate da stranieri in provincia di Lucca sono cresciute del +1,4% nel corso del primo semestre 2021, portandosi a quota 4.244 unità attive. L’incidenza dell’imprenditoria straniera è salita all’11,6%, un valore inferiore alla media toscana (15,2%) ma superiore a quella nazionale (11,0%). Le più elevate numerosità di imprenditori stranieri si rilevano nelle costruzioni, che hanno segnato una crescita del +1,0% (+13 unità) nel semestre portandosi a 1.349 imprese attive al 30 giugno per un’incidenza straniera del 21,7%; segue il commercio (1.193 imprese; incidenza: 12,8%) salito del +1,1% nel periodo (+13 unità). È cresciuto anche il manifatturiero (379 imprese; incidenza: 9,0%), che ha segnato un +3,6% (+13 unità); stabile il noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (351 unità; incidenza: 21,9%), mentre per l’alloggio e ristorazione (325 unità; incidenza: 9,1%) si è registrato un lieve calo (-0,6%).
L’andamento interno al territorio provinciale nei primi sei mesi dell’anno evidenzia un incremento del +1,5% del tessuto imprenditoriale in Versilia (16.657; 45,7% del totale provinciale) che guadagna ben 245 nuove unità imprenditoriali; l’area della Piana di Lucca fa segnare invece un incremento del +0,7% (+114 unità) portandosi a 15.413 imprese (42,3% del totale) attive a fine giugno; la Valle del Serchio (4.395; 12,1%) fa segnare una crescita del +0,3% (+15 imprese). Le localizzazioni d’impresa (sedi e unità locali) attive in provincia al 30 giugno risultano 45.302, un valore in aumento del +1,3% rispetto a inizio anno.