A Lucca consumi a rate: oltre il 57% dei prestiti è finalizzato agli acquisti

I mutui occupano il 21% della fetta complessiva media
Nel 2021 è cresciuta ulteriormente (+5,4% rispetto al 2020) la platea dei cittadini maggiorenni che risultano avere un mutuo o un prestito in corso, arrivata al 44,5% del totale. Un trend iniziato nel 2016 e consolidatosi negli ultimi due anni di pandemia, caratterizzati da condizioni di accesso al credito particolarmente favorevoli anche per i finanziamenti di modesto importo. Secondo i recenti dati Crif, entrando nel dettaglio regionale, dallo studio emerge che in Toscana la platea di consumatori che ricorrono al credito è cresciuta arrivando al 50,5% del totale, classificandosi al secondo posto nel ranking nazionale dietro solamente la Valle D’Aosta (55,8%).
Per quanto riguarda la distribuzione delle tipologie di contratti di credito, l’incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie è leggermente più alta rispetto alla media nazionale (20,8%), con un peso pari al 21,8% sul totale dei finanziamenti attivi, dato che colloca la regione al 7° posto della graduatoria nazionale. I prestiti personali, invece, rappresentano il 26,2% del totale dei contratti, dato leggermente inferiore rispetto alla media nazionale (28,4%), mentre i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi spiegano il restante 52,0%, un dato che colloca la regione al 10° posto assoluto.
A livello provinciale, Siena guida la classifica regionale per quanto riguarda i mutui, con una quota del 24,3%, Arezzo vanta il primato relativamente ai prestiti personali, con il 28,4% sul totale dei contratti di credito attivi, mentre Massa-Carrara si distingue per l’incidenza dei prestiti finalizzati, con il 54,4%. A Lucca risultano nel 2021 il 21,1% di mutui, il 27,2% di prestiti personali e il 51,7% di prestiti finalizzati all’acquisto, con una rata media mensile di circa 324 euro. L’esposizione media residua ancora da rimborsare in provincia di Lucca secondo il report ammonta a 35.480 euro.
“Nel complesso la sostenibilità degli impegni finanziari da parte delle famiglie si è confermata elevata anche nell’ultimo anno ma per il prossimo futuro bisognerà valutare gli impatti derivanti dall’evoluzione della pandemia, dall’incertezza causata dal conflitto in Ucraina nonché dalla crescita dei costi dell’energia e delle materie prime oltre che dei tassi di interesse, tutti fattori che rappresentano un motivo di preoccupazione per gli italiani”. Questo il parere della direttrice di Crif, Beatrice Rubini. Queste le principali evidenze che emergono dalla Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del credito da parte degli italiani realizzato da Mister Credit, l’area di Crif che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – partendo dall’analisi dei dati disponibili in Eurisc, il sistema di informazioni creditizie. Nonostante la tradizionale cautela degli italiani nel ricorrere al credito bancario per finanziare i propri consumi o l’acquisto della casa, siamo sempre più indebitati col sistema bancario.