Geal, già attiva la cogenerazione di energia dal trattamento dei reflui del depuratore di Pontetetto




Migliora la situazione delle perdite idriche sul territorio, scese al 25,7 per cento. Via alla programmazione degli allacci fognari
Nella seduta di commissione partecipate che si è tenuta oggi (29 marzo), si è parlato di Geal facendo il punto sulla situazione dell’azienda, in salvaguardia fino al 2025. Alla seduta hanno partecipato il presidente di Geal Giulio Sensi e l’amministratore delegato Salvatore Pipus. Quest’ultimo ha illustrato i lavori fino ad oggi sostenuti sul territorio della piana, con particolare interesse nei riguardi della nuova rete fognaria, il così detto “Tubone”, che è stato ultimato poche settimane fa.
“Abbiamo inaugurato finalmente qualche settimana fa il collegamento fognario da lungo atteso dalla popolazione e adesso faremmo in modo che questo intervento venga esteso, valorizzato e capitalizzato – dice il presidente di Geal Giulio Sensi -. L’orizzonte di vita di Geal non è infinito, ma di pochi anni e le nostre pianificazioni ne tengono conto. Abbiamo tenuto in grande attenzione il miglioramento e l’ottimizzazione dell’impianto di depurazione di Pontetetto, fondamentale per tutto quello che facciamo quotidianamente e anche per immaginare nuove estensioni”.
Il “Tubone” è un’opera di ampio respiro che ha visto la realizzazione di 8,6 chilometri di tratto, posati in scavo e 500 metri in perforazione, con una parte di rete posata in autostrada, che ha portato a dei rallentamenti nell’ultimazione. Una struttura che ha avuto bisogno di un ampio cantiere e si è distinto per ampiezza di intervento e complessità operative.
“Partiamo subito parlando del famoso “Tubone”i cui lavori sono stati conclusi a dicembre e poi inaugurato a marzo in modo da risolvere le ultime questioni – dice l’amministratore delegato di Geal, Salvatore Pipus -. Sostanzialmente abbiamo realizzato 9,5 chilometri di condotto e cinque stazioni di sollevamento, per un valore di 8,3 milioni di euro. A loro volta, questi lavori, si portano dietro una serie di investimenti su opere fatte nel 2008-2010, per un valore complessivo di 1,9 milioni di euro. Alcuni tratti si sono rilevati critici ed hanno portato ad una serie di rimandi e di interlocuzioni con altri enti, come Autostrade per l’Italia. Per fortuna però, con uno sforzo di coordinamento, siamo riusciti a superarli”.
Gli allacci fognari previsti, sono stati distinti tra allacci a breve e medio termine. A breve termine sono gli allacci che derivano dai chilometri di rete fognaria realizzata tra il 2006-2009, per un totale di circa 300 abitanti. A questi si sommano altri 100 utenti, perché in corso dell’opera, sono emerse economie di cantiere che hanno permesso una piccola estensione a Montuolo e Gattaiola.
Gli allacci fognari a medio termine riguardano quelli per cui c’è bisogno di ulteriori investimenti, già finanziati per circa 4,4 milioni di euro e riguardano Nozzano Castello, Nozzano Est e via dei Frasconi, per un totale di 750 persone interessate. L’orizzonte temporale previsto riguarda i prossimi 2 anni e mezzo.
“Il lotto di Nozzano Castello impegnerà molte risorse perché presenta numerose problematiche, trattandosi di una rocca in cima ad una collina rocciosa, gli interventi non sono banali – prosegue Salvatore Pipus -. I lavori sono stati divisi in due lotti, uno il cui inizio è previsto per il 2023 e un secondo lotto che dovrà tener conto della stabilità della roccia e degli edifici presenti, con un inizio a seguire del primo. Ma i lavori alle fognature sono proseguiti e riguardano anche la zona di Sant’Alessio, via delle Cornacchie, via dell’Acquarella, via della Canovetta, in cui le situazioni dovranno essere concordate con dei privati”.
In una delle ultime sedute di commissione partecipate, è stato chiesto ai vertici di Geal qual è la percentuale di perdite idriche sul nostro territorio: “Ad oggi, nel 2021 abbiamo un totale di perdite nella nostra rete idrica del 25,7 per cento. Sfioriamo quindi la classe A, poiché a livello nazionale le perdite sfiorano in media il 40 per cento. Come si può notare – dice l’amministratore Pipus descrivendo le slide che passano di fronte allo schermo del computer -, le perdite sono considerevolmente diminuite nel corso degli anni, passati da un 36,6 per cento del 2017 ad un 25,7 per cento nel 2021. Questo è dovuto ad una distrettualizzazione della rete idrica che è ormai totalmente completata”.
Tra gli investimenti del 2021 spicca anche quello di ammodernamento del depuratore di Pontetetto: “Un investimento di 2 milioni di euro è stato fatto sul depuratore di Pontetetto – aggiunge Salvatore Pipus -, che ha sistemi di cogenerazione di energia sia termica che elettrica, infatti dalla gestione dei fanghi si produce biogas che permette di generare energia idroelettrica attraverso delle turbine”. In questo modo l’impianto diventa autosostenibile dal punto di vista energetico, autonomo da un punto di vista termico e anche virtuoso in futuro.
“La partecipazione di Geal al Pnrr è avvenuta grazie ad un decreto di quest’anno sugli investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico. Ci siamo così candidati e nei primi mesi dell’anno abbiamo perfezionato la domanda, per circa 2 milioni e 800 mila euro di interventi, volti a mettere in sicurezza una condotta primaria e sganciarci a tre pozzi dai quali preleviamo l’acqua per portarla in città. Questo è un intervento che si andrà a sovrapporre agli altri quando il ministero ci darà il via libera”.
Infine un breve flash anche sulle fonti del futuro, la settimana scorsa è stata inaugurata la nona ed ultima casetta dell’acqua, raggiungendo così l’obiettivo del piano, cioè quello di realizzarne una in ogni circoscrizione. “Si tratta di un importante traguardo e ogni casetta dell’acqua eroga circa 1200 litri al giorno e in termini di sostenibilità sono numeri improtanti, il rapporto è di una casetta ogni 10 mila abitanti”.
Da ricordare anche una donazione all’ospedale San Luca di apparecchiature, per un costo di circa 12500 euro.
“La donazione è stata possibile grazie alla campagna di incentivazione dell’attivazione della bolletta web che ha portato ad un risparmio per ogni bolletta di 0,65 euro”.