Rinnovo del contratto collettivo alle farmacie comunali, i sindacati chiedono un incontro al sindaco

29 marzo 2022 | 17:13
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Rinnovo del contratto collettivo alle farmacie comunali, i sindacati chiedono un incontro al sindaco

Lavoratori senza rinnovo da sette anni: Filcams, Fisascat e Uiltucs alzano la voce e annunciano la mobilitazione

Rinnovo del contratto collettivo alle farmacie comunali, i sindacati alzano la voce.

Le segreterie territoriali di Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno scritto una lettera al sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini “per rappresentare la difficoltà in cui si trovano i lavoratori delle farmacie speciali, partecipate dai Comuni”

“Il Ccnl – scrivono i segretari Sonia Campeol, Giovanni Bernicchi e Roberto Pacini – applicato alle aziende farmaceutiche municipalizzate è scaduto ormai da 7 anni. La trattativa che è ripartita dopo la firma del Ccnl delle farmacie private, vede Assofarm fare proposte nettamente insufficienti su salario, riconoscimento della professionalità, oltre a chiedere l’aumento dell’orario di lavoro e una precarizzazione del mercato del lavoro; esattamente in direzione contraria rispetto alle nostre richieste. I farmacisti in condizioni normali hanno sempre svolto una funzione estremamente importante, spesso sono la prima interfaccia del Servizio sanitario nazionale col cittadino, tenendo conto anche dei molteplici servizi che ormai le Asl delegano alle farmacie e che le farmacie comunali sono in prima linea nel garantire. Durante la pandemia poi, i farmacisti sono stati impegnati in prima linea nel contrastarla, ai farmacisti sono stati chiesti da subito servizi aggiuntivi, con carichi di lavoro non di poco conto, dalla distribuzione per mesi delle mascherine gratuite alla popolazione all’effettuazione dei test sierologici, dei tamponi e dei vaccini.

“Quasi tutti i servizi aggiuntivi – prodegue la lettera – sono stati fatti con lo stesso personale, chiedendo spesso lavoro straordinario, in certi momenti anche mettendo in secondo piano la salute e sicurezza dei lavoratori, con uno sforzo collettivo pur di continuare a garantire un servizio indispensabile ai cittadini sul territorio. Per tutto quanto sopra, riteniamo inaccettabile che la trattativa contrattuale non solo si prolunghi, ma che non trovi risposte e riconoscimenti per questi lavoratori. Dopo l’incontro del 15 febbraio è stato proclamato dai sindacati a livello nazionale lo stato di agitazione, confermato dopo l’ultimo incontro dell’8 marzo, che porterà inevitabilmente allo sciopero se non si modifica l’andamento della trattativa. Riteniamo indispensabile incontrarla (dicono rivolti al sindaco, ndr), perché l’amministrazione comunale è comunque titolare delle farmacie di queste aziende partecipate, e pensiamo quindi che la stessa non possa restare estranea alle dinamiche che riguardano i lavoratori”.

“Esorto le amministrazioni comunali – dice Giovanni Bernicchi di Fisascat Cisl – con particolare riferimento a quelle di Lucca, Viareggio, Camaiore e Forte dei Marmi, a approfondire una questione importantissima, visto che stiamo parlando di lavoratori, quelli delle farmacie comunali,  che sono stati in prima linea in questi due anni e che hanno diritto alle risposte. Come organizzazioni sindacali ci auguriamo  di essere al più presto convocati dalle amministrazioni per restituire chiarezza e equità nel trattamento salariale e relativamente al percorso di riconoscimento della professionalità di questi lavoratori”.