Cartario, Frigo (Cna): “Nuove opportunità per avvicinare le donne al settore”

La presidente: "Sarei particolarmente felice di vedere sempre più donne camminare nei corridoi del Miac e studentesse iscritte al corso di laurea magistrale"

Con l’apertura della 28esima edizione del Miac, 250 espositori internazionali del settore sono a Lucca insieme a tre giornate di formazione professionale con convegni a tema e partecipanti provenienti da tutto il mondo.

“Questa importante fiera – dice Annamaria Frigo, presidente di Cna Impresa Donna di Lucca – è stata preceduta da un altro evento importante per questo comparto, la presentazione del corso di laurea magistrale in Tecnologia e produzione della carta e del cartone del dipartimento di ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa, che si tiene proprio nella nostra città. Dimostrazione di quanto Lucca, grazie a questo comparto, sia diventata un punto di riferimento a livello mondiale. A Lucca si produce il 75% del tissue nazionale e il 40% del cartone, impiega più di 20 mila addetti e produce fatturati da milioni di euro. Questo corso di laurea è una grande opportunità per i giovani che si vogliono approcciare ad un settore che rappresenta l’eccellenza del nostro territorio e che possiamo definire multidisciplinare, visto che racchiude al suo interno svariate competenze (meccanica, chimica, fluidodinamica, automazione, logistica, elettronica, gestionale)”.

“Una multidisciplinarietà che potrebbe aprire sempre di più questo mondo, che possiamo definire ‘maschile’, anche alle donne – continua Frigo – manager donne che adesso sono ricercate perché in grado di portare un ‘punto di vista femminile’ in un ambiente che fino a poco tempo fa era prettamente maschile. Quel noto ‘valore aggiunto’, che potrebbe essere determinante nella gestione della comunicazione e dei conflitti interni delle aziende. Lavoratrici che possono inserirsi nell’attivazione dell’attività di ricerca sul settore cartario, di aiuto per l’intero comparto, trasferendo al mondo produttivo le scoperte della ricerca scientifica. Un comparto dunque pronto ad accogliere le donne a braccia aperte in cui sarei particolarmente felice di vedere sempre più donne camminare nei corridoi del Miac e studentesse iscritte al corso di laurea magistrale”.

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