L’arrivo di pioggia e neve salva dalla siccità dopo il caldo anomalo di inizio inverno

4 gennaio 2024 | 17:18
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L’arrivo di pioggia e neve salva dalla siccità dopo il caldo anomalo di inizio inverno

È importante però che il cambiamento sia progressivo senza ondate di freddo estremo e gelate improvvise

L’annunciato arrivo della pioggia e della neve salvano l’Italia dalla siccità dopo il caldo anomalo di inizio inverno che sta facendo emergere i primi sintomi di stress idrico che, accompagnati alla scarsità di neve in diversi settori dell’arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica, hanno fatto scattare il campanello d’allarme nelle campagne.

È quanto emerge dal monitoraggio della Coldirettisugli effetti dell’annunciato arrivo della perturbazione che con l’Epifania porterà precipitazioni intense e neve ed anche un brusco abbassamento delle temperature.

La situazione è difficile a macchia di leopardo lungo tutta la penisola dal Piemonte alla Sicilia. Sulle Alpi torinesi manca l’80% della neve necessaria per creare le scorte idriche per consentire alle coltivazioni di crescere mentre in Sicilia le precipitazioni – sottolinea la Coldiretti – sono state le piu’ scarse da oltre cento anni nel secondo semestre dell’anno secondo il Servizio informativo agrometeorologico regionale. Un danno per l’agricoltura – continua la Coldiretti – con le arance che – precisa la Coldiretti – sono piu’ piccole, gli ortaggi in sofferenza mentre salgono i costi per acquistare il fieno per alimentare gli animali.

“L’arrivo della neve in questa stagione – precisa la Coldiretti – è quindi importante anche per l’agricoltura, secondo il vecchio adagio contadino “sotto la neve il pane”, perché insieme alla pioggia garantisce acqua alle campagne. Mentre il freddo è necessario per fermare le popolazioni di insetti, dannose per le colture, che potrebbero sopravvivere e svernare per attaccare i raccolti nella prossima primavera”.

“La svolta climatica è dunque una necessità – continua la Coldiretti – per smentire l’antico detto “anno bisesto anno funesto”, dopo un 2023 bollente segnato peraltro in Italia anche da una media di 9 eventi estremi al giorno con oltre 6 miliardi di danni all’agricoltura nazionale tra coltivazioni e infrastrutture con grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento”.

“Importante è però – precisa la Coldiretti – che il cambiamento sia progressivo senza ondate di freddo estremo e gelate improvvise ma anche manifestazioni violente che distruggono le coltivazioni e le infrastrutture2.

“L’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Un obiettivo che – continua Prandini – richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm. Servono investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno”.