Aci Lucca: “Troppe auto inquinanti in circolazione, lo Stato sostenga l’acquisto di veicoli a basso impatto”

6 aprile 2024 | 11:28
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Aci Lucca: “Troppe auto inquinanti in circolazione, lo Stato sostenga l’acquisto di veicoli a basso impatto”

In provincia di Lucca oltre il 21 per cento dei mezzi si trova sotto la soglia-limite

“Parco auto circolante vecchio? Lo Stato sostenga economicamente chi intende cambiare l’auto in favore di un modello a basso impatto ambientale”. Questa la proposta rilanciata dal presidente e dal direttore di Aci Lucca, Luca Gelli e Luca Sangiorgio, sul solco tracciato dal presidente di Aci Italia, Angelo Sticchi Damiani.

La fotografia del parco auto circolante attualmente in Italia è desolante: sono circa 4,5 milioni i mezzi euro 0 e euro 1. Un dato che si ritrova anche in Toscana dove sul totale dei mezzi (solo le autovetture) in circolazione, ovvero circa 2 milioni e 635 mila, il 19,6 per cento è euro 3 o inferiori.

La situazione in provincia di Lucca non è dissimile: sono poco meno di 265 mila le auto che attraversano il territorio, di cui il 7,5 per cento è euro 0, l’1,5 per cento è euro 1, il 4,6 per cento è euro 2 e il 7,7 per cento è euro 3. Oltre il 21 per cento, dunque, si trova sotto la soglia-limite.

“I dati – spiegano Gelli e Sangiorgio – non sono confortanti. Si fa sempre più fatica a cambiare auto, soprattutto per gli alti costi connessi all’acquisto di auto ibride e a basso impatto ambientale. Per questo riteniamo che la proposta lanciata da Sticchi Damiani debba essere accolta anche dalla Regione Toscana: introdurre incentivi per i noleggi a lungo termine di auto a basse emissioni. Una misura che ha un doppio valore: da un lato l’aspetto ambientale e sociale, che sostiene chi desidera cambiare auto in linea con il rispetto dell’ambiente, dall’altro la componente economica, capace di dare nuovo impulso alla produzione di veicoli”.

“La manovra – proseguono – è già stata introdotta in Francia, dove si prevede una compartecipazione statale al leasing. Allo stesso modo si potrebbe procedere in Italia e investire in questo senso i 600 milioni di euro messi a disposizione dal Governo per abbattere la quota di mezzi più inquinanti”.