Il crowdfunding di Eppela per non dimenticare L’Aquila

24 settembre 2015 | 11:04
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Il crowdfunding di Eppela per non dimenticare L’Aquila

Questo mese su Eppela è attiva la campagna di crowdfunding del fotografo internazionale Massimo Mastrorillo, lanciata per raccogliere i fondi per la realizzazione del volume Aliqual, che raccoglie oltre 80 immagini “rubate” a L’Aquila post-terremoto. Sono passati sei anni dall’evento che ha scosso la città abruzzese e frantumato la sua comunità. Mastrorillo parla di “tempo sospeso” tra residui le macerie di quello che c’era e quello che ormai non c’è più, dopo l’abbandono del centro storico.

Finiti i circhi mediatici, gli appelli internazionali e le parate politiche sembrava che più nessuno volesse mostrare quella ferita al centro dell’Italia. Aliqual, risultato della sovversione della parola L’Aquila, è il risultato di una ricerca fotografica durata sei anni e che il 15 settembre scorso è stata presentata come mostra, a cura di 3/3 e realizzata in collaborazione con Door, presso la Leica Galerie di Milano, dove è visitabile gratuitamente fino a ottobre.
Gli scatti dimostrano quanto il nostro Paese non riesca a trovare soluzioni utili e funzionali a ciò che gli accade: tutto resta fermo e barcollante. Mastrorillo, che ha già documentato le conseguenze di altre catastrofi (lo tsunami indonesiano del 2004 o il disastro nucleare a Fukushima), parlando dell’intervento statale, sottolinea come “gli abitanti sono stati costretti a spostarsi dal centro alla periferia, quando cent’anni prima, dopo un altro terremoto, erano stati consegnati loro i materiali e la possibilità di ricostruire da sé la città”. La campagna, che ha già raggiunto 1/3 del traguardo, è attiva fino al 25 ottobre, prevede tra le ricompense le copie del volume e un workshop sul visual storytelling.