Maxicena in piazza S.Francesco in nome dell’integrazione

Una serata multietnica, a base di cibo e musica proveniente da ogni parte del mondo, per promuovere la cultura dell’accoglienza, dell’integrazione, della solidarietà e, al tempo stesso, sfatare i falsi miti legati alla paura per lo “straniero”. È questa la difficile sfida che la Cgil di Lucca, il Comitato cittadino del quartiere di San Francesco, insieme ad altre 21 associazioni hanno deciso di lanciare con l’iniziativa, dal titolo significativo Lucca città aperta. La serata si svolgerà sabato (8 settembre) in piazza San Francesco a partire dalle 19 per quella che, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole essere la più grande cena solidale mai organizzata a Lucca. Una serata dedicata alla sensibilizzazione anche relativamente allo sfruttamento del lavoro che, spiegano dalla Cgil, vede qualche caso di caporalato anche in Provincia di Lucca.
Saranno molti gli ospiti attesi: si siederanno gli uni accanto agli altri cittadini lucchesi e migranti richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza. Oltre al cibo, ci sarà spazio per la musica etnica e per il racconto di esperienze legate all’accoglienza. Ogni associazione aderente all’iniziativa infatti, avrà uno spazio in piazza dove potrà illustrare la propria attività.
“La nostra è una sfida – spiega Maria Rosaria Costabile, segretario provinciale della Cgil Lucca – Sui temi dell’immigrazione ogni giorno sentiamo dire cose orribili e inaccettabili. Il nostro obiettivo è sfatare molti di quei falsi miti che alimentano la paura verso gli immigrati. Siamo sicuri che i giovani risponderanno positivamente, sarà un po’ più difficile coinvolgere gli adulti ma faremo del nostro meglio. San Francesco ha sempre aderito in maniera positiva a questo tipo di iniziative e siamo molto fiduciosi che anche in questa occasione il quartiere risponderà”.
L’occasione è buona anche per parlare delle problematiche legate al mondo del lavoro: “Il lavoro è stato frantumato e depauperato dei diritti e della dignità. Ormai si va avanti per ‘lavoretti’ che si accompagnano a situazioni di illegalità diffusa – aggiunge Costabile -. Questo non è un problema che riguarda solo i migranti ma anche gli italiani. L’integrazione riguarda quindi anche il mondo del lavoro e, anche per questo, la cena dell’8 settembre sarà solo la prima di una serie di iniziative che questo gruppo di lavoro ha deciso di mettere in campo. Il 25 settembre, ad esempio, faremo un’iniziativa dedicata al caporalato: anche se i dati non sono allarmanti, purtroppo anche in Provincia di Lucca si sono verificati dei casi. Per questo, in un periodo per tanti versi buio, sentiamo l’esigenza di impegnarci anche in questo ambito per una società più giusta e che rifiuti ogni tipo di discriminazione”.
“In un momento in cui nel nostro paese tante cose si chiudono, a partire dai porti – aggiunge Daniele Bianucci, referente per i diritti del sindaco –, noi abbiamo deciso di aprirci: per questo abbiamo scelto ‘Lucca città aperta’ come titolo di questa iniziativa. Sono molto felice di vedere che molte associazioni abbiano aderito: si tratta di realtà importanti che lavorano sul territorio nel segno della solidarietà. Questo tessuto così ricco della società civile lucchese vuole lanciare un segnale e contiamo di portare in piazza un numero importante di persone. Siamo sicuri che sedendoci tutti insieme ad un tavolino e conoscendoci meglio, molta di quella diffidenza verso gli immigrati svanirà”.
Le organizzazioni promotrici dell’iniziativa sono: Cgil Lucca, Comitato San Francesco, Amnesty international, LuccAut, Pugilistica lucchese, Giovani e comunità, Partecipazione e sviluppo, il Bucaneve, Biblioteca popolare quartiere di San Concordio, Conserve, Croce Rossa italiana, Auser, Odissea, Laboratorio sociale Piazzale Sforza, Ceis, Arci solidarietà, Arci comitato Lucca-Versilia, Comunità camerunense Lucca, Slow food Lucca, Compitese e orti lucchesi, Equinozio e Anpi. La manifestazione può contare anche sul patrocinio dei Comuni di Lucca e Capannori e della Provincia di Lucca.
La cena è aperta a tutti con offerta libera.
Luca Dal Poggetto