Presidio a Campo di Marte per la libertà d’aborto

9 maggio 2019 | 14:06
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Presidio a Campo di Marte per la libertà d’aborto

Stanziato un totale di 195mila euro per realizzare azioni sui consultori, comprese le attività che riguardano il percorso nascita e l’interruzione volontaria della gravidanza (legge 194 del 1978). La Regione Toscana ha dunque firmato un accordo triennale di collaborazione con il Forum toscano delle associazioni per i diritti della famiglia. Non una di meno Lucca, in difesa della libertà femminile riguardo l’interruzione volontaria della gravidanza, ha organizzato oggi (9 maggio), dalle 15,30, un presidio a Campo di Marte. 

Il Forum toscano delle associazioni per i diritti della famiglia è una rete di associazioni private dichiaratamente anti-abortista che sostiene il diritto fondamentale di ogni essere umano alla vita e al rispetto della propria dignità, dal concepimento alla morte naturale e il cui fine esplicito è la promozione e la salvaguardia dei valori della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
“Questo accordo – dice Non una di meno – oltre ad attaccare la libertà e l’autodeterminazione delle donne, rappresenta anche un allarmante caso di commistione tra pubblico e privato e di indebolimento del Servizio sanitario nazionale universalista. Ci opponiamo fermamente a un accordo che pone le basi per l’ingresso nei consultori di associazioni religiose e pro life, lontane anni luce dal principio di laicità che lo Stato deve garantire all’interno dei servizi pubblici. Chiediamo la piena applicazione della legge 194 e misure per contrastare l’obiezione di coscienza che in talune situazioni rende molto difficile se non impossibile per le donne che fanno richiesta di Ivg ottenerla nell’arco dei 90 giorni dal concepimento previsti dalla legge. Chiediamo inoltre che, come accade in molti paesi europei, si possa ricorrere alla somministrazione della Ru486 a livello ambulatoriale. Chiediamo che i 195mila euro stanziati per il Forum delle associazioni per i diritti delle famiglie, siano utilizzati per potenziare la rete dei consultori attraverso l’assunzione di personale stabile con differenti competenze e professionalità in numero da garantire la presenza di équipe multidisciplinari complete in ogni consultorio. Esigiamo che la sanità pubblica e i presidi di salute siano finanziati e tutelino la libertà delle donne sul proprio corpo e sulla propria salute sessuale e riproduttiva. Per questo abbiamo convocato un presidio alla Cittadella della Salute a Campo di Marte a Lucca”.