Associazione Parkinson Lucca, a settembre torna la marcia delle Lumache

13 maggio 2019 | 19:08
Share0
Associazione Parkinson Lucca, a settembre torna la marcia delle Lumache

Bilancio positivo a quasi metà 2019 per l’associazione italiana Parkinson di Lucca che a settembre organizzerà sulle Mura di Lucca la sesta Marcia delle Lumache. “L’Aip – ricordano dall’associazione – è una onlus fatta da persone che cercano di aiutare i malati e le loro famiglie a convivere con la  sindrome di Parkinson. E’ una malattia che riduce progressivamente le autonomie e rende difficile compiere anche i più semplici gesti quotidiani , che non ha ancora una cura definitiva ma che può essere contrastata con  un lavoro di squadra fatto da medici, fisioterapisti, logopedisti , psicologi , nutrizionisti  e  malati con i loro famigliari. Quest anno abbiamo organizzato bisettimanali di 2 ore ciascuno  che ci ha permesso di assistere oltre 40 persone e portare un po’ di sollievo ad altrettante famiglie”. 

Una attività che si declina sul territorio in vari modi: “Il servizio più impegnativo – spiegano da Aip – è stato quello che si è realizzato alla Casa della Salute Don Gori di Marlia grazie anche all’interessamento del comune di Capannori. Qui abbiamo concentrato i malati con le problematiche maggiori  e  questo è stato possibile perché le stanze che abbiamo avuto in gestione erano facili da raggiungere con la possibilità di un parcheggio ampio e con strumenti terapeutici utili al nostro lavoro. Non siamo mai stati lasciati soli dall’amministrazione a abbiamo sempre avuto un contatto diretto con l’assessore del Comune di Capannori, Lia  Micciché, che è stata al nostro fianco con una sensibilità speciale aiutandoci anche  in alcune questioni burocratiche  per le quali non eravamo molto preparati. Abbiamo voluto fare questa segnalazione in questo mese di maggio che è  caratterizzato dal Festival del Volontariato perché anche nel 2019 organizzeremo a settembre sulle Mura di Lucca la sesta marcia delle Lumache e vorremmo coinvolgere più persone possibili  malate e non e ci serve una mano”.