Migranti, Odissea boccia bando Prefettura: “Integrazione impossibile”

17 ottobre 2019 | 15:55
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Migranti, Odissea boccia bando Prefettura: “Integrazione impossibile”

“Facciamo integrazione non semplice ospitalità, in questo bando non ci sono i servizi per l’accoglienza”. La cooperativa Odissea ha così deciso si non partecipare al bando indetto della prefettura di Lucca. “Noi siamo per l’integrazione e non per la semplice accoglienza controllata – giustifica il presidente Valerio Bonetti – perché siamo convinti che se non si costuisce un percorso di accoglienza, fatto sì di vitto e alloggio, ma anche di formazione e cultura non contribuiremo mai ad abbattere quel muro di diffidenza e indifferenza fra i cittadini italiani e i cittadini stranieri che sono qui in Italia a cercare un futuro migliore per se stessi e le proprie famiglie. E queste condizioni quel bando non le rende possibili”.

Una scelta dovuta proprio a quel vuoto che si crea quando all’ospitalità non si accompagna un piano di integrazione. “Il capitolato tecnico riservato alla gestione di strutture fino a 50 posti gestite in rete non permette di garantire neppure i servizi minimi di accoglienza – spiega Valerio Bonetti – dato che prevede un solo operatore che si sposta da una casa di accoglienza all’altra nell’arco della giornata su un territorio vasto come la nostra Provincia. Come può una sola persona essere presente e poter aiutare e controllarne 50? E’ ovvio che non sarebbe in grado di intervenire nelle situazioni complesse che ogni giorno si possono verificare: persone vulnerabili con particolari richieste di assistenza, emergenze mediche, ma anche mediare e gestire situazioni di conflitto, monitorare e seguire personalmente ogni singolo beneficiario. E’ evidente che questo modello di accoglienza ci rende impossibile continuare a svolgere i servizi di qualità che abbiamo provato negli anni a promuovere nella nostra accoglienza e per la natura stessa di una cooperativa sociale che ha tra gli scopi anche i servizi di inclusione”. “Non a caso – continua il presidente della Odissea – il capitolato non prevede i servizi per l’integrazione che sono stati fondamentali in questi anni per i beneficiari per costruire percorsi di integrazione e inclusione sociale.E’ previsto ad esempio un solo assistente sociale per 6 ore la settimana, il che significa che avrebbe 7 minuti di tempo la settimana per assistere ognuna delle 50 persone accolte. E con 7 minuti che integrazione mai si potrebbe fare? L’assistente legale invece di ore ne ha 3 la settimana, vale a dire 3,5 minuti per ogni persona accolta nonostante gli iter legali di cui ha bisogno ogni migrante siano sempre molto complessi a partire dalla domanda di asilo in avanti”. Oltre a questo nel bando, come fa notare il presidente di Odissea, non sono previsti né il sostegno psicologico né il corso per l’insegnamento della lingua, fondamentali per imparare l’italiano e per l’insegnamento di educazione civica. “E’ insomma evidente che questo bando – conclude Bonetti – va in direzione opposta e contraria alle politiche di integrazione finora seguite fin qui dalla Regione Toscana e basate non a caso su centri con poche persone al fine di aumentare il successo dei processi di interazione e integrazione fra comunità locali e migranti. Si segue la strada vecchia e perdente dei grandi centri di accoglienza e custodia con tanti ospiti che diventano per la comunità circostante un luogo di divisone. Per noi questa strada è sbagliata perché c’è il rischio di creare conflittualità nella società . E quindi abbiamo deciso di non percorrerla, ma rimaniamo a disposizione per trovare le migliore soluzioni per terminare il percorso dei richiedenti asilo con questa prefettura che negli anni si è sempre resa disponibile a gestire al meglio l’accoglienza”.