Lupi avvistati in Garfagnana, scatta il monitoraggio

23 aprile 2014 | 11:27
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Lupi avvistati in Garfagnana, scatta il monitoraggio

Diminuire la conflittualità tra l’uomo e l’animale. E’ questo il principale obiettivo che si pone la Provincia di Lucca nell’affrontare la presenza di lupi sul territorio. Dopo molti anni che il problema-lupo non si era più presentato nelle nostre zone, adesso questo animale si è nuovamente presentato. “Da un punto di vista ambientale – spiega l’assessore alle Politiche agricole della Provincia, Diego Santi – questo è un segnale indubbiamente positivo, ma, di contro, ci costringe a confrontarci con un problema che da tempo non avevamo più, quello, cioè, di proteggere greggi e pascoli dal predatore”. L’amministrazione provinciale sta portando avanti un progetto assieme al Corpo forestale dello Stato, le Unioni dei Comuni e l’Unità veterinaria dell’Asl 2 per monitorare la presenza del lupo sia in Media Valle del Serchio, sia in Garfagnana.

“Fondamentale – prosegue Santi – è individuare le direttrici di movimento sia dei branchi, in genere molto limitati come numero di esemplari, sia dei singoli individui. I lupi, a quanto ci risulta attualmente, sono stati avvistati solo in Garfagnana e Media Valle del Serchio, soprattutto nella zona di Bagni di Lucca, ma non in zone più a valle. Grazie alle analisi genetiche, oggi è possibile tracciare la presenza non solo degli animali, ma anche seguire gli spostamenti dei singoli esemplari, in modo da poter monitorare con estrema precisione la loro presenza e i loro movimenti”.
Uno studio importante anche perché finalizzato alla messa a punto di sistemi di dissuasione e protezione dei greggi: “In quota – dice Santi – si era persa l’abitudine di sorvegliare le greggi o di ricoverarle per la notte soprattutto perché i lupi non rappresentavano più un pericolo reale per i pastori. Adesso, invece, dobbiamo nuovamente fare i conti con la presenza di tale animale e, quindi, studiare un percorso per la reintroduzione della ‘guardiania’ e del pascolo protetto in tutto il territorio provinciale anche grazie ai fianziamenti ad hoc che la Regione sta predisponendo con un apposito piano di intervento. Un altro fattore di rischio per le greggi è quello rappresentato dai cani che, abbandonati nelle campagne, si riuniscono in branchi e, inselvatichendosi, vanno a caccia per trovare da mangiare”.
Resta fondamentale la collaborazione delle persone che avvistino sia i lupi che i cani inselvatichiti: “La situazione attuale – conclude Santi, congiuntamente al comandante del Corpo Forestale dello Stato, Maurizio Folliero – non è assolutamente preoccupante e gli allarmismi in questo senso sono quanto meno fuori luogo. E’ comunque basilare la collaborazione di chi abbia notizie certe sulla presenza dei lupi e, per tale ragione, assieme al Corpo forestale dello Stato, invitiamo chiunque abbia questi ‘incontri’ a comunicarlo tempestivamente. Questo per avere una fotografia costantemente aggiornata della situazione, ma anche per mettere a punto, grazie a verifiche qualificate, delle strategie tese a creare il minor contrasto possibile tra le attività umane e la presenza di esemplari di lupo appenninico, in linea con quanto previsto dalla Regione Toscana”.
Provincia e Corpo forestale dello Stato quindi auspicano la collaborazione di tutti i cittadini chiedendo di segnalare eventuali avvistamenti all’Ufficio Risorse Faunistiche della Provincia di Lucca all’indirizzo mail: risorsenaturali@provincia.lucca.it  oppure al Corpo Forestale dello Stato di Lucca allo 0583/955525.