Cooperativa Apuana, dieci nuovi assunti per la cava di Piastra Bagnata

Dieci nuovi assunti nel mese di novembre, tutti destinati alla coltivazione della cava Piastra Bagnata nel comune di Vagli Sotto. Non conosce sosta la crescita della Cooperativa Apuana, una delle aziende storiche distretto lapideo apuoversiliese: sessant’anni di attività alle spalle e un numero di lavoratori dipendenti che con gli ultimi arrivi raggiunge quota 65 unità.
“Si tratta di 10 nuove assunzioni che vanno ad aggiungersi alle 10 già effettuate nell’arco del 2013 – spiega Ottavio Baisi, presidente della Cooperativa Apuana – In totale gli operai che abbiamo assunto, negli ultimi dieci anni, sono stati una quarantina. Questo ci ha permesso di conservare e tramandare le professionalità e le competenze presenti in azienda, portando avanti allo stesso tempo un processo di rinnovamento e ringiovanimento dell’organico: basti pensare che l’età media dei nostri dipendenti è 44 anni”.
Assunzioni rese possibili dal fatto che il mercato del lapideo, in controtendenza rispetto ad altri prodotti che risentono maggiormente della crisi economica attuale, continua ad avere, grazie soprattutto all’export, un saldo complessivamente molto positivo. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, l’Italia ha esportato blocchi grezzi e prodotti lavorati per 929,7 milioni di euro (+3,7%) e macchine e attrezzature per l’estrazione e la lavorazione pari a 478,3 milioni di euro (+7%).
“Gran parte della nostra produzione è destinata ai mercati esteri americani e dei paesi arabi – prosegue Baisi – mercati che, rispetto ad altri, risentono meno degli effetti prodotti dalla crisi economica”. Altro fattore importante nel determinare il successo dell’azienda è l’attenzione della stessa alle problematiche riguardanti la filiera corta e la tutela ambientale. Aspetti sui quali l’azienda ha deciso, fin da subito, di adeguarsi alle indicazioni contenute nel Pit (Piano di indirizzo territoriale) della regione Toscana.
“Per quanto riguarda la filiera corta la Cooperativa sta già predisponendo un piano per la realizzazione di moderni impianti industriali che permetteranno di lavorare in loco il marmo che estraiamo – continua il presidente della Cooperativa Apuana. Un’iniziativa con la quale intendiamo creare nuove opportunità occupazionali, anche femminili, continuando, allo stesso tempo, a valorizzare le specificità dei nostri materiali come già abbiamo fatto depositando il marchio Calatta Vagli”.
“Anche dal punto di vista ambientale – conclude Baisi – abbiamo deciso di adottare, come suggerito dal Pit, i sistemi di gestione ambientale Iso 14001 ed Emas, cioè dei sistemi, ad adesione volontaria, che permettono di valutare e migliorare l’efficienza ambientale delle imprese”.