Affidata l’autopsia sul corpo della bimba morta in ospedale

Ancora nessun indagato per la morte di Mia, la bambina di 5 anni arrivata la notte tra il 6 e il 7 gennaio scorsi in arresto cardio respiratorio al pronto soccorso dell’ospedale di Castelnuovo, e morta nonostante i disperati tentativi di salvare da parte di medici e paramedici (Leggi). Il sostituto procuratore Salvatore Giannino ha incaricato i medici legali Chiara Toni e Vincenzo Nardini dell’autopsia sul cadavere della piccola, sul quale saranno svolti anche esami tossicologici e altri accertamenti diagnostici per stabilire se la sua morte possa essere o meno collegata all’utilizzo di sostanze farmacologiche assunte dalla madre nel corso della gravidanza.
La salma della bambina sarà trasferita all’istituto di medicina legale di Pisa entro domani mattina e l’autopsia dovrebbe svolgersi al massimo lunedì mattina (12 gennaio).
I carabinieri di Castelnuovo, diretti dal capitano Paolo Volonté hanno sentito come persone informate sui fatti i due genitori, la mamma Jessica, 34 anni, di Castelnuovo, e il papà Roberto, 28enne originario di Calci, in provincia di Pisa, entrambi con un passato difficile alle spalle e con problemi legati all’uso di stupefacenti.
Il loro racconto è al vaglio degli inquirenti che cercano di ricostruire le ultime ore di vita della piccola Mia, nata all’ospedale di Pisa nel luglio scorso. La mamma e il papà, distrutti dal dolore in queste ore di angoscia, hanno raccontato che la loro bambina aveva iniziato a sentirsi male nella serata di ieri. La coppia, che non è sposata, convive da qualche tempo nella casa dove vive anche la nonna, che è però invalida e non era presente quando la bambina ha accusato i primi problemi di salute. Mia – hanno raccontato i genitori agli inquirenti – ha iniziato a vomitare, senza smettere. Jessica e Roberto le hanno provate tutte, consultandosi anche con un pediatra dell’ospedale di Barga. Ma hanno atteso a chiamare il 118, pensando che sarebbe tutto passato. Quando si sono resi conto che la bambina aveva difficoltà anche a respirare hanno telefonato chiedendo i soccorsi. La centrale operativa del 118, poco prima della mezzanotte e mezzo ha inviato nella casa della piccola che si trova a Castelnuovo, a poche centinaia di metri dall’ospedale Santa Croce, un’ambulanza che l’ha condotta d’urgenza al pronto soccorso.