Sanità Valle Serchio, sindaci chiedono modifiche a piano Asl

23 aprile 2015 | 17:59
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Sanità Valle Serchio, sindaci chiedono modifiche a piano Asl

Il piano di intervento 2015 e la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari sul territorio della Valle del Serchio sono stati al centro della Conferenza dei sindaci della Valle che si è svolta oggi (23 aprile 2015) nella sede della Comunità Montana di Castelnuovo Garfagnana. I sindaci hanno ascoltato la relazione del direttore generale Joseph Polimeni, e poi hanno, attraverso il presidente della conferenza zonale, Marco Bonini, chiesto che la proposta sia aperta a possibili modifiche. Per non depotenziare il servizio sanitario in Valle del Serchio.
Nel corso della seduta si è svolta la relazione del direttore fenerale Joseph Polimeni sul piano elaborato dall’azienda Usl 2 per ridurre i costi di gestione. Polimeni ha evidenziato il quadro economico particolarmente critico a livello nazionale e regionale, con una consistente riduzione del finanziamento in questo 2015 che rende necessario a livello aziendale un recupero di oltre 8 milioni di euro. Alcuni provvedimenti previsti sono legati ad una razionalizzazione di funzioni interne all’azienda (riduzione della spesa per la farmaceutica, maggiore appropriatezza di alcuni esami di laboratorio, riduzione di canoni e del budget con le strutture accreditate, razionalizzazione di consumi) di cui i cittadini non si renderanno neanche conto. Altre azioni più specifiche dovrebbero permettere un risparmio di circa 600mila euro nella Piana e di 450mila euro in Valle, dove però sono in corso anche investimenti per circa 15.750.000 euro.

Il direttore generale ha anche illustrato tutti questi importanti investimenti effettuati o in atto: il nuovo centro Alzheimer a Coreglia, la nuova sala chirurgica del blocco parto dello stabilimento ospedaliero di Barga, le nuove sale operatorie del blocco operatorio dello stabilimento ospedaliero di Castelnuovo e adeguamento degli aggregati 5,6,7,10 e 11, la nuova Casa della Salute di Fornoli, l’ammodernamento tecnologico della radiodiagnostica a Castelnuovo, il completamento della sede del dipartimento della prevenzione a Gallicano, l’implementazione del nuovo sistema di smaltimento delle acque reflue a Castelnuovo, la ristrutturazione e l’ampliamento della sede del centro residenziale Villetta 2, l’implementazione del nuovo Centro socio sanitario di Castelnuovo, la rinnovata sede della dialisi della Valle del Serchio a Barga.
Tra le azioni di riorganizzazione che, nei piani dell’azienda Usl 2, consentiranno un risparmio mantenendo e in alcuni casi migliorando i servizi per i cittadini, Polimeni ha citato: la chiusura della Rsa Villetta 1, lo spostamento del Centro socio sanitario di via Puccini a Castelnuovo, l’accentramento della dialisi in un’unica sede a Barga, l’accentramento del Day hospital oncologico in un’unica sede a Castelnuovo, l’adeguamento della riabilitazione di Barga con la riconversione di 10 posti letto da codice 56 a ex articolo 26, l’accentramento di alcune funzioni del dipartimento della prevenzione nella nuova sede di Gallicano.
Si tratta di interventi di rimodulazione in grado di eliminare i doppioni e di rendere ancora più efficiente l’organizzazione sanitaria in una zona in cui sono alti i tassi di copertura della domanda, che viene quindi in gran parte soddisfatta proprio all’interno delle strutture socio-sanitarie qui presenti. Per migliorare ulteriormente questi percorsi, in Valle del Serchio è necessaria una maggiore integrazione tra gli stabilimenti ospedalieri di Barga e Castelnuovo, nei quali non ci deve essere sovrapposizione di percorsi e linee produttive. La specializzazione aiuterà le due strutture a crescere ulteriormente, con maggiori livelli di sicurezza, funzionalità ed efficienza dei servizi.
In un clima di confronto e pur nella consapevolezza di dover affrontare insieme un periodo critico, i sindaci hanno chiesto di approfondire ulteriormente il piano presentato dalla direzione aziendale, che Polimeni si è impegnato ad inviare a tutti gli amministratori.
Il presidente della Conferenza zonale Marco Bonini e tutti gli altri sindaci hanno poi evidenziato che tale piano deve essere considerato una proposta aperta, su cui poter lavorare ed alla quale sia possibile apportare modifiche. Tutte le decisioni, comprese le misure di riorganizzazione meno significative, dovranno quindi passare attraverso l’approvazione della Conferenza dei sindaci, che deve riappropriarsi – è stato sottolineato da più interventi – del suo ruolo di programmazione.
Per questo gli amministratori hanno anche preso l’impegno di rivedersi entro breve per continuare la discussione sugli elementi introdotti dal direttore Polimeni con la sua relazione.