Comitato sanità: chiarezza su fondi per gli ospedali

7 febbraio 2016 | 14:48
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Comitato sanità: chiarezza su fondi per gli ospedali

Sei milioni di euro per la nuova sala di ostetricia all’ospedale di Barga e per le sale operatorie di Castelnuovo: i finanziamenti “sbloccati” dalla delibera della giunta regionale del 29 dicembre scorso finiscono alla lente del comitato per la sanità nella Valle del Serchio che alla vigilia della conferenza zonale dei sindaci dell’Asl in programma domani (8 febbraio) a Castelnuovo di Garfagnana, con l’assessore alla sanità Stefania Saccardi, chiede di fare chiarezza su come verranno utilizzati e per cosa questi finanziamenti. In particolare il comitato chiede all’Asl di rendere note lo studio di fattibilità e la relazione sanitaria per l’intervento alle sale operatorie di Castelnuovo, perché il timore è che vengano utilizzate per interventi in regime di day surgery e che non prevedano il ricovero notturno. Qualche perplessità c’è anche sull’intervento previsto a Barga, perché anche se i fondi smentirebbero le voci di una eventuale dismissioni del punto nascite, non mettono, secondo il comitato, al sicuro da rischi di “ricalibramento” dei finanziamenti come – accusano i cittadini – sarebbe già avvenuto in passato.

“Nel consiglio comunale di Castelnuovo del 2 febbraio è stato annunciato l’assegnamento di risorse per proseguire gli interventi programmati sul presidio ospedaliero della Valle del Serchio. A riguardo ci limitiamo a riportare quanto strettamente presente nella delibera di giunta regionale in questione: la 1344 del 29 dicembre 2015. Ben 74 milioni di euro di finanziamenti statali – sottolinea il comitato – destinati a investimenti sanitari risultavano bloccati, tra questi ricadeva il finanziamento della sala ostetricia di Barga e nella prima stesura dell’accordo del 16 aprile 2009 anche le sale operatorie di Castelnuovo”.
“Con la delibera di giunta regionale 1344 del 29 dicembre 2015, a seguito di comunicazione del ministero, si è proceduto – osserva ancora il comitato – ad indicare quali saranno gli interventi relativi a questi 74 milioni sbloccati (da unire a 7 milioni di risorse regionali). Tra questi ricadono 6 milioni di euro (di cui 5,7 dallo stato) relativi a ‘prosecuzione interventi strutturali e funzionali sugli stabilimenti ospedalieri di Barga e Castelnuovo per l’adeguamento normativo e funzionale finalizzato all’accreditamento dell’intero presidio ospedaliero’. Oltre a questo torna poi disponibile il finanziamento da 1,5 milioni per l’adeguamento di Villetta 2, citato nell’elenco degli interventi” negli allegati della delibera in cui in particolare si legge: “Tra questi dieci interventi è stato reinserito l’intervento di Villetta nel Comune di San Romano che fu rimodulato con la delibera di giunta regionale 689/2014 dato che l’Azienda Usl 2 di Lucca a quel tempo, in considerazione dei tempi ristretti, non era in grado di presentare la documentazione per l’ammissione a finanziamento dell’intervento”. Altro intervento sulla Valle del Serchio riguarda l’adeguamento della sede di Gallicano per 2,5 milioni di euro.
“Nell’accordo di programma originale del 16 aprile 2009 – fa notare il comitato Per la sanità nella Valle del Serchio – erano già previsti ed assegnati 4 milioni complessivi per le sale operatorie di Castelnuovo e 900 000 per la sala ostetricia di Barga, per un totale quindi di quasi 5 milioni. Ad oggi, quasi 7 anni dopo dove è successo di tutto, ci troviamo in una situazione simile senza aver effettuato questi interventi. Per cui la storia dovrebbe insegnare che serve massima vigilanza e volontà politica per tradurre questi atti in azioni, proprio in questi anni Enrico Rossi col proprio assessore si è spesso rimangiato le proprie delibere e ha tolto investimenti assegnati in precedenza. Tra l’altro ben 18 milioni degli 81 complessivi ricadrebbero nella ex Asl di Lucca, di gran lunga il territorio più “premiato”, non sarebbe quindi strano un ribilanciamento futuro tra le zone. Merita però fare attenzione anche ad altri aspetti per niente marginali oltre a quello economico. Intanto nella delibera non si fa riferimento esplicito a quali interventi si intendono effettuare, però la somma lascia pensare come sicuramente affrontabili gli interventi sulla sala ostetricia di Barga e le sale operatorie di Castelnuovo. Per quanto riguarda la sala ostetricia non ci dovrebbero più essere impedimenti dal momento che l’appalto è già stato assegnato ed è stato approvato il progetto esecutivo. L’intervento è sicuramente necessario e si spera venga effettuato velocemente, anche se forse non sarà di per sé sufficiente per mettere in salvo il punto nascita con la dovuta certezza date le ultime notizie e le continue chiusure dei punti nascita in zone disagiate”. Maggiori perplessità ci sono invece per il Santa Croce. “Su Castelnuovo invece – prosegue il comitato – l’amministrazione comunale ed in precedenza la Asl affermano che siano già state redatte 2 relazioni: uno studio di fattibilità e la relazione sanitaria (relazione Lavazza). Mesi fa abbiamo messo in evidenza i gravi pericoli rispetto a quanto emerso sulla stampa in un comunicato Asl: in pratica si prevedevano sale chirurgiche adibite solo a chirurgia giornaliera, quindi senza ricoveri notturni e di fatto la chiusura di un vero reparto di chirurgia e ortopedia. Tali relazioni non sono mai state pubblicate ed al di là della questione economica che era da risolvere, sarebbe un taglio enorme all’assistenza attuale procedere con la costruzione delle sale operatorie seguendo queste linee guida. Per questo motivo non è possibile stare tranquilli fino a che non saranno rese pubbliche le relazioni ed ovviamente quest’ultime confermassero i livelli di assistenza attuali. In caso contrario vuol dire che si stanno sì investendo soldi pubblici per l’adeguamento antisismico, ma a livello sanitario sarebbero i soliti tagli ed anche molto pesanti. Chiediamo quindi alla conferenza dei sindaci ed alla Asl di rendere pubbliche tali relazioni a scopo informativo e di trasparenza verso i cittadini: la prossima conferenza dell’8 febbraio è sicuramente il luogo ideale per farlo e per affrontare tempestivamente eventuali criticità”.