A S.Pellegrino in Alpe la mostra sugli apparecchi radio d’epoca



Per i più piccoli, i quali forse ne ignorano addirittura l’esistenza, si tratta di oggetti semi sconosciuti e tutti da scoprire ma, per i più anziani, rappresentano di sicuro un pezzo della loro storia e della storia dell’informazione orale su grande scala. Stiamo parlando degli apparecchi radio d’epoca, alcuni dei quali costituiscono il corpus della mostra che sarà inaugurata domenica (5 giugno), alle 16, al Museo etnografico provinciale Don Luigi Pellegrini di San Pellegrino in Alpe (Castiglione Garfagnana) e aperta fino al 2 ottobre.
Un’esposizione, in questo caso, di un numero di pezzi limitato perché si tratta dell’anteprima della mostra permanente La Radio – Voce della Storia che sarà ospitata, successivamente, nella Casa con gli Archi all’interno della Fortezza di Mont’Alfonso di Castelnuovo Garfagnana.
Le radio d’epoca in esposizione al museo di S. Pellegrino in Alpe fanno parte della ricca e preziosa raccolta donata dal collezionista Armando Goldoni di Formigine (Modena) alla Provincia di Lucca che ha deciso di renderla visibile al pubblico.
L’esposizione costituisce una sorta di itinerario della storia della radio classica degli anni d’oro: pezzi rari e di grande valore, dagli anni ’20 agli anni ’60. Dalle prime radio che, in pratica, erano veri e propri strumenti scientifici con fili, leve, valvole e scale graduate di difficile comprensione, fino alle successive realizzate con la cassa in legno, le scale graduate retroilluminate dov’è possibile vedere la frequenza e la stazione, le manopole per la sintonia e il volume.
L’esposizione – anche nella sua veste di anteprima della rassegna completa – ha l’obiettivo di evidenziare non solo l’evoluzione tecnologica ed estetica della radio, ma anche la diversa funzione sociale e culturale rivestita nel tempo da questo oggetto. Un apparecchio che compare per la prima volta nelle case degli italiani nei primi anni ’30, suscitando dubbi e curiosità, ma diffondendosi poi rapidamente in tutta la Penisola diventando, di fatto, il primo mezzo di comunicazione di massa, usato per i radiogiornali, per la propaganda politica, per raccontare i grandi eventi, per diffondere la musica, e più tardi, anche per le radiocronache sportive.
La Provincia di Lucca che, come premesso, allestirà la mostra completa nel 2017 alla Fortezza di Mont’Alfonso di Castelnuovo Garfagnana arricchendola anche di contributi video, audio e documenti rari anch’essi donati dalla famiglia Goldoni, sta studiando la possibilità di collegare la collezione alla figura dello scienziato Francesco Vecchiacchi, nativo di Camporgiano, docente (dal 1937) di comunicazioni elettriche all’Università di Milano, autore di importanti ricerche sui circuiti elettrici e sulle reti di telecomunicazione e di cui si ricorda, tra l’altro, l’intensa attività nell’ambito delle comunicazioni e, in particolare, dei ponti radio.
La mostra di S. Pellegrino in Alpe resterà aperta fino al 2 ottobre 2016 con il seguente programma di orari: dal 7 al 15 giugno: 10-13 – chiuso il lunedì; domenica 12 giugno apertura 10-13 e 14-16,30; dal 16 giugno al 30 settembre 10-13 e 14-16.30; sabato 1 ottobre 10-13; domenica 2 ottobre 10-13 e 14-16.30. Info: 0583 649072 e museosanpellegrino@provincia.lucca.it