Bagni, Voltiamo pagina attacca: “Betti alla deriva”

Duro attacco al sindaco di Bagni di Lucca, Massimo Betti, da parte del gruppo di opposizione Voltiamo Pagina che definisce l’amministrazione alla deriva. “A livello parlamentare, o più in generale negli ambienti politici, quello che sta accadendo a Bagni di Lucca si chiama mercato delle vacche, ossia quando un determinato politichello, disperato e bisognoso di continuare a fare un po’ di politica, locale o nazionale, vedendo il terreno franare ai suoi piedi corre ai ripari e si guarda intorno cercando inciuci e muovendo lusinga ai vari fuoriusciti di maggioranza”.
“Sono mesi – aggiunge l’opposizione – che l’amministrazione Betti-Tintori, i volti noti del Comune, va in giro a promettere assessorati per l’immediato e per il futuro; essendo solo quattro, consentiti per legge, siamo stupiti di come tutti credano di esservi nominati. I Il problema vero è che questi signori, uniti dal potere della poltrona e dalla convinzione di essere infallibili, mostrano menefreghismo e noncuranza verso i reali problemi della comunità. Nel corso di questi cinque anni – attacca Voltiamo pagina – la maggioranza si è frantumata, sfilacciata, disunita e recentemente sono seguite le dimissioni del vice sindaco Tintori, risvegliatosi in questi giorni per capire che vi era una sentenza che portava la sua attività in contrasto con l’incarico politico comunale. Guarda caso noi delle opposizioni era dal suo insediamento che lo dicevamo e lo avevamo presentato in Consiglio Comunale ma come al solito era una questione di interpretazioni. A questo punto ci auguriamo solo che non esca dalla porta per rientrare dalla finestra”.
“Ma il caso pubblico più tragico e comico – continua l’opposizione -, è il recente reingresso di Vito Valentino non solo in maggioranza ma direttamente in giunta, a fianco di coloro che lo hanno sbeffeggiato politicamente e privatamente in Consiglio, sui giornali e in giro per il Comune. Persone che lui stesso ha criticato dichiarandosi disgustato e pentito di aver aiutato nella campagna elettorale. Il sindaco temendo un crollo totale sul territorio dato che ormai è isolato da tutto e tutti, sotto la minaccia di una lista fatta dal Valentino o da persone a lui vicinissime, con la paura a 90 è corso ai ripari e cogliendo la palla al balzo delle dimissioni di Tintori, a 10 mesi dalle elezioni si è inventato questo bel pastrocchio”.