Premio Unuci il 25 aprile, l’Anpi: “Una provocazione”

29 aprile 2017 | 08:13
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Premio Unuci il 25 aprile, l’Anpi: “Una provocazione”

“La memoria e le commemorazioni non sono solo vuoti riti, ma hanno lo scopo di attualizzare e contestualizzare gli elementi fondanti di una comunità. Il 25 aprile, assunto come anniversario della liberazione d’Italia ha proprio quello scopo, ricordare chi ha contribuito alla liberazione del paese, permettendo la sconfitta del fascismo e del nazismo”. Anche l’Anpi provinciale di Lucca con le parole della sua presidentessa Gabriella Paolini interviene sulla polemica della celebrazione del premio Corsena a Bagni di Lucca il giorno dei festeggiamenti del 25 aprile.

“Bagni di Lucca – dice l’Anpi – è un comune che ha duramente pagato durante quel periodo oltre agli ebrei deportati da Villa Cardinali verso i campi di concentramento, ai fucilati di Ponte a Serraglio e Valfegana, ai giovani partigiani uccisi nella piazza di Montefegatesi, vi sono stati almeno altre tredici persone uccise, cadute, mutilate, torturate ed uccise ed è stata inoltre sede di uno dei gruppi partigiani più importanti della Toscana, l’XI zona di Manrico Ducceschi Pippo, che confluirà nell’Esercito di Liberazione Nazionale, combattendo fino alla liberazione di Milano.
Il comitato provinciale dell’Anpi nota con disappunto che non solo ilsSindaco ed il consiglio comunale di quel comune non abbiano ritenuto opportuno ricordare il sacrificio e l’impegno di molti suoi concittadini per la liberazione del paese, ma abbiano addirittura in quella data, che noi abbiamo letto come provocatoria, oltre che di cattivo gusto, organizzato un premio letterario nel quale si elogiava l’eroismo di alcuni piloti aeronautici fascisti”.
“L’Anpi – chiude la not a- che ha nel suo statuto come elemento essenziale la difesa della Costituzione, non può che biasimare una iniziativa, che poteva essere fatta in qualsiasi altro momento dell’anno e sopratutto il fatto che il sindaco non abbia ritenuto, in quel giorno, ricordare, anche se non è un dovere ma una questione di sensibilità nel rispetto della Costituzione, chi ha contribuito alla liberazione dalla dittatura anche la comunità di cui lui è rappresentante”.