Odissea soccorsi al sindaco caduto, è polemica

Una odissea nei soccorsi al sindaco di Camporgiano, Francesco Pifferi, caduto ieri (4 ottobre) nei boschi mentre cercava funghi (Leggi). Dovuta ad una serie di intoppi che hanno portato a completare la missione in diverse ore. E’ successo che la centrale del 118 ha attivato un primo elisoccorso da Massa, ma l’eliambulanza non è praticamente potuta partire a causa di un guasto. Il secondo elicottero del 118 partito da Firenze non ha potuto invece completare la missione per problemi meteorologici. Oggi, tuttavia, il Conapo di Lucca, sindacato dei vigili del fuoco, mette nel mirino sotto un altro aspetto la gestione dei soccorsi operata dal 118. Il segretario Nicola Todaro, infatti, fa presente che il 118 avrebbe dovuto attivare i vigili del fuoco, “il corpo dello stato preposto al soccorso tecnico urgente”, e non il soccorso alpino, sostiene il sindacato. “Alla fine – spiega il segretario Todaro la persona è stata trasportata dopo una lunga attesa con una normale autoambulanza nell’ospedale più vicino. Questa gestione da parte del 118, il quale anziché attivare il corpo dello Stato preposto al soccorso tecnico urgente, ha attivato il soccorso alpino, ha portato lo stesso sindaco ad attendere diverse ore prima di arrivare all’ospedale non per la distanza dal nosocomio ma per i ritardi nelle operazioni di soccorso”.
“Consapevoli che per noi vigili del fuoco l’obiettivo primario è il successo dell’intervento – si legge in una nota -, siamo anche rammaricati, nel vedere che enti i quali dovrebbero essere al servizio del cittadino ed in concerto con altri dello stato tendono a far tutto da soli mettendo in grave pericolo la persona da aiutare. Senza considerare il costo economico dei fatti da parte del cittadino contribuente (attivazione di due eliambulanze) oltre alla lentezza nella risoluzione dell’evento che rimane la questione prioritaria”.