Lucca e il gioco d’azzardo: una storia antica

Quello fra Lucca ed il gioco è un rapporto profondo . Dal 1993 si tiene infatti nella nostra città Lucca Comics (dal 1995 venne aggiunta poi la dicitura “and Games“) una delle più importanti rassegna d’Italia e del mondo sul gioco in tutte le sue forme. Ma Lucca e la sua provincia ha un rapporto che comincia tanti anni fa anche con il gioco d’azzardo.

A Bagni di Lucca il primo casinò d’Europa della Storia

Anno 1837. A quel tempo non c’era Internet ed ovviamente neppure i siti specializzati con bonus senza deposito istantaneo. A dire il vero non c’erano neppure i Casinò tradizionali tanto che proprio in quell’anno l’allora duca di Lucca, Carlo Ludovico di Borbone, ne fece costruire uno all’architetto Giuseppe Pardini a Bagni di Lucca.

Quel casinò fu il primo casinò d’Italia e d’Europa nella storia. Il duca ebbe una intuizione geniale che anche oggi è stata ripresa in tutto il mondo: creare una sala da gioco vicino ad un luogo dedicato al benessere come le sorgenti termali,molto apprezzate sin dai tempi di etruschi e antichi romani.

La bellissima struttura, oggi sede di un bellissimo ristorante e di alcune associazioni, è rimasto un casinò soltanto fino al 1953. Al momento dell’apertura ospitava il biribisso, un gioco considerato da molto l’antesignano della roulette e proibito in molte città europee per aver portato alla rovina sia molti nobili che plebei. In seguito al Casinò di Bagni di Lucca arrivò la roulette e secondo alcuni studiosi, si trattò del primo tavolo del gioco nel vecchio continente.

Lucca e il gioco d’azzardo oggi: sul podio toscano

Dalla storia ottocentesca del Casinò di Bagni di Lucca, facciamo un viaggio nel tempo fino ai giorni d’oggi per scoprire che nella nostra città si gioca molto d’azzardo, ben più della media regionale. La provincia di Lucca infatti si classifica in terza posizione in Toscana per spesa pro capite dedicata al “gambling”, dietro soltanto a Prato e Massa Carrara. La provincia più virtuosa della regione è invece Siena. A Lucca ogni abitante, nel corso di 365 giorni spende 1.403 euro, una cifra non lontana da uno stipendio mensile e poco meno di 100 euro in più rispetto alla media regionale.

Gioco d’azzardo: uno studio per comprendere il fenomeno

Da Giugno a Settembre, Lucca ed altri 83 comuni toscani, hanno deciso di partecipare alla ricerca effettuata dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa per comprendere meglio il fenomeno d’azzardo del gioco d’azzardo, con particolare interesse a chi cade nelle problematiche della ludopatia.

Lo studio, chiamato GAPS ( acronimo anglosassone che sta per Gambling Adult Population Survey) è stato già portato avanti a livello nazionale ed ha già portato alla scoperta di dati molto interessanti. Il CNR di Pisa ha infatti scoperto come negli ultimi anni i giocatori d’azzardo siano diminuiti nella fascia giovanile studentesca (15-19 anni) ma siano invece aumentati nel totale. Allarmante poi l’aumento dei giocatori problematici: dai 100.000 stimati nel 2007, lo 0,6% dei giocatori, si è passati a 400.000 nel 2017, ovvero il 2,4% di chi gioca. Dunque un numero quadruplicato nell’arco di un decennio.

Lo studio che si sta portando avanti in Toscana non sarà soltanto a meri fini statistici visto che verrà analizzato territorio per territorio. Con questi dati sarà possibile avere un quadro dettagliato del fenomeno e dunque sarà più facile impostare un piano più ottimizzato di contrato al fenomeno del gioco d’azzardo patologico, riconosciuto come vero e proprio disturbo psichiatrico per la prima volta nel 1980 dall’American Psychiatric Association. Successivamente la sua definizione è stata rivista e aggiornata. Il Disturbo da Gioco d’Azzardo è stato inserito anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra i disturbi delle abitudini e degli impulsi.

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