Sanità, servizi a rischio. Baldini: “Viareggio deve tutelare le attività”

“Sono estremamente preoccupato per le notizie che arrivano sul fronte della sanità e secondo le quali dal 1 giugno tre ambulatori della chirurgia del Versilia verranno chiusi per non riaprire più”. Sono parole del candidato a sindaco di Viareggio, Massimiliano Baldini. “Chiuderanno, a quanto si legge – prosegue -, l’ambulatorio proctologico, flebologico ed ecografico, cioè si perderanno i servizi riguardanti patologie come le emorroidi, ascessi perianali, trombosi venose e vene varicose. Da giugno insomma tutto sarà accorpato in chirurgia generale a causa dell’addio di tre medici della chirurgia. Vicenda grave per tutti i cittadini alla quale si aggiunge l’incerto destino di senologia”.

“Il tutto – aggiunge il candidato a sindaco – fa seguito all’aut aut della Corte dei Conti che ha chiesto una riduzione della spesa del personale di 3,5 milioni di euro a causa dello sforamento dei parametri di bilancio. Come è noto il sindaco di Viareggio siede in Conferenza dei sindaci della Versilia e, spesso, come sindaco del Comune più grande, ricopre il ruolo di presidente della medesima e della Società della Salute. Per questo motivo non si può che essere molto preoccupati di quanto sta accadendo che, ancora una volta, non può che focalizzare l’attenzione sugli sprechi dei soldi pubblici a danno dei servizi per i cittadini e per i malati. Penso ad esempio alla creazione delle tre Estav che hanno finito solo per moltiplicare le poltrone ed i costi di direttori generali, direttori amministrativi ed altre figure minori, poi di nuovo accorpati nell’organismo denominato Estar creato proprio a seguito della verifica che gli enti sono in perdita e che i tagli hanno solo creato disagi ai servizi con ulteriori conseguenze sulla qualità dei prodotti forniti.
Un quadro che va di pari passo su profondi dubbi che generano i consorzi delle Società della Salute, in Versilia particolarmente criticati ed evanescenti. Si pensi ad esempio che i Comuni non hanno ancora unificato i loro regolamenti, che non c’è stata ancora integrazione fra il sociale ed il sanitario (basta pensare che non risulta che le assistenti sociali dei comuni e delle asl lavorino fianco a fianco) ma che, invece, il costo dei direttori è pesantissimo come quello del direttore della società della salute che ammonta a circa 141.000 euro l’anno, che lo stesso vale per il Collegio Sindacale il cui ammontare risulterebbe pari circa ad euro 37.000 così come per le spese di gestione giunte a circa euro 346.000 che, moltiplicate per quattro anni, danno luogo a somme iperboliche. Bene, a fronte di tutto questo, la notizia di ulteriori tagli dei servizi non può che aprire profondi interrogativi. Perchè dobbiamo perdere la senologia ed un nostro ottimo chirurgo come il dottor Duilio Francesconi? Che fine farebbero le nostre sale operatorie se venissero sottoutilizzate? Considerazioni che valgono anche per ortopedia ed urologia a quanto si vocifera. Tutte queste considerazioni e molte altre non debbono passare sotto silenzio e la campagna elettorale deve affrontarle in quanto, se a giugno sarò il sindaco di Viareggio, le porterò in seno alla Conferenza dei Sindaci in modo che i problemi degli utenti del Versilia e della cittadinanza tutta non siano sfumate dietro il freddo e lontano schermo regionale ma diventino temi quotidiani”.

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