Granaiola a Data: “Vittoria Del Ghingaro farebbe bene anche al Pd”

10 maggio 2015 | 08:23
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Granaiola a Data: “Vittoria Del Ghingaro farebbe bene anche al Pd”

L’invito a preferire coalizioni stabili del commissario del Pd di Viareggio, Giuseppe Dati, non è piaciuto alla senatrice Manuela Granaiola, che sostiene la candidatura di Giorgio Del Ghingaro alla guida di cinque liste civiche di cui una di ispirazione dem. “Il commissario del Pd di Viareggio, avvocato Dati – dice la senatrice –  si preoccupa sulla futura stabilità delle varie liste e sui rischi di frammentazione che gli schieramenti in corsa per le prossime amministrative stanno correndo. Naturalmente, secondo lui, l’unica maggioranza solida come una roccia sarebbe quella che orbita intorno al Pd”. “Memore della sua comprovata esperienza a riguardo – pprosegue la senatrice – maturata in anni non esenti da scontri, divisioni, litigi e contrasti dilanianti, le sue affermazioni mi lasciano esterrefatta. Un’esperienza – la sua – che ricordo essersi conclusa con il diniego a svolgere le primarie per scegliere – con il più ampio ed indiscutibile consenso possibile – un candidato veramente unitario. Un imposizione tra l’autoritario e l’auto referenziale, che ha generato due candidati entrambi iscritti al Pd”.

“Il Dati passa poi ad enumerare le difficoltà a gestire persone che spesso hanno idee in aperto conflitto – dice la rappresentante viareggina a Palazzo Madama – Anche in questo caso il riferimento, più o meno conscio, non può che essere dettato dalla situazione del Pd viareggino che, come tutti sanno, è spesso animato da persone in perenne conflitto tra di loro: quando da utilizzare, quando da accantonare, emarginare, incensare o condannare. Essendo anch’io convintamente iscritta al Partito Democratico vorrei rinnovare al commissario Dati un invito già fatto a suo tempo: basta con le polemicucce spicciole e strumentali che certo non aiutano a ricomporre un quadro comunque molto complesso; facciamo la campagna elettorale con un confronto serrato sui programmi e le cose da fare per il bene della città; poi apriamo una seria discussione su un pezzo di storia della vita politica ed amministrativa viareggina per capire fino in fondo cosa sia successo a Viareggio per giungere al dissesto e a quella “frammentazione” alla quale si riferisce purtroppo ancora senza una briciola di seria autocritica”.
“Per il momento – conclude Granaiola – le esternazioni del Dati mi convincono sempre di più che la vittoria di Del Ghingaro, per le competenze e l’autorevolezza che lo contraddistinguono, segnando una netta e concreta discontinuità con il passato, non può che fare bene alla città e sicuramente anche allo stesso Pd”.