Fattori (Sì Toscana a Sinistra): “1001 opere per il territorio invece degli sprechi per i maxicantieri”

27 maggio 2015 | 12:00
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Fattori (Sì Toscana a Sinistra): “1001 opere per il territorio invece degli sprechi per i maxicantieri”

575 interventi per il risanamento dei luoghi pubblici (scuole, uffici, centri sociali, ambulatori, ospedali, palestre, impianti sportivi, luoghi di culto) dove è presente l’amianto per un totale di 345 milioni di euro. 195 interventi di risanamento idraulici sul territorio per un totale di 351 milioni di Euro; 110 interventi di risanamento degli edifici scolastici per un totale di 132 milioni di euro; 121 piste ciclabili per un totale di 50 milioni di euro; 330 milioni di euro per il passaggio in superficie del nodo fiorentino dell’Alta Velocità; 80 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’Aurelia; 562 milioni di euro per il raddoppio delle linee ferroviarie a binario unico. Totale interventi di un miliardo e 850mila euro. Questi i 1001 progetti che Sì Toscana a Sinistra propone per la Regione Toscana da recuperare riallocando 1,5 miliardi di euro del sotto-attraversamento dell’alta velocità, 200 milioni per la realizzazione dell’autostrada Tirrenica e 150 milioni pubblici che sono annunciati per il finanziamento del nuovo aeroporto di Peretola.

“Queste le proposte concrete di Sì Toscana a Sinistra per il governo del territorio. Rivendichiamo il diritto dei toscani di decidere la destinazione concreta degli investimenti che lo Stato ha destinato alla Regione”, ha affermato oggi in conferenza stampa il candidato alla presidenza della Regione Toscana, Tommaso Fattori. “Renzi e Rossi, che da buoni re e viceré chiuderanno assieme la campagna, ci devono dire perché preferiscono buttare risorse pubbliche destinate alla Toscana su tre mega-opere inutili, secondo una logica vecchia e superata, anziché in 1001 opere diffuse sul territorio, e nel potenziamento delle infrastrutture ferroviarie per i pendolari, che danno lavoro stabile, che sono controllabili dai cittadini; ma non fanno gola ai grandi gruppi. Ma non si tratta soltanto – conclude Fattori – di destinare le risorse in maniera più efficace, in modo da produrre più occupazione. Si tratta di costruire concretamente un futuro per il nostro territorio”.