Forza Italia, tanti big per la tre giorni di Salemi

16 gennaio 2016 | 12:44
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Forza Italia, tanti big per la tre giorni di Salemi

“La grande partecipazione registrata in questi tre giorni è stata la testimonianza che la politica fatta tra le persone premia, con questo evento Salemi lavora per far vincere in centrodestra”. Con queste parole il senatore Altero Matteoli ha chiuso Che l’Inse? Sussulto d’orgoglio, la tre giorni organizzata dal 26enne Rodolfo Salemi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Viareggio.

“Alcuni dirigenti locali dovrebbero solo ringraziare Salemi per quello che ha fatto riunendo il centrodestra, riportando la politica a parlare di temi concreti sul territorio, riempiendo per tre giorni infrasettimanali consecutivi una sala spostando in tre giorni cinquecento persone in un momento in cui l’antipolitica dilaga. La politica – conclude il Sen. Matteoli – non può essere fatta nelle stanze di partito ma si deve tornare tra la gente e Salemi l’ha capito ed ha avuto il coraggio di farlo anche se qualcuno non era d’accordo. Ma sapete perché non erano d’accordo? Perché a quelle persone non interessa che il centrodestra torni a vincere, interessa solo che vincano loro, che vengano eletti, mentre Salemi rischia perché è un giovane che non si accontenta e non si fa condizionare, rischia perché vuol vincere ed incoraggiarlo ad andare avanti è un dovere e sapete una cosa, alla lunga, vince chi fa come lui”.
Dello stesso avviso il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri “Bisogna rafforzare Forza Italia per farla tornare il partito forte del centrodestra. Salemi ha organizzato un evento magnifico, senza dialogo tra i cittadini non si possono aggregare consensi. Serve una politica inclusiva”. E poi alcune battute sulla politica nazionale: “Per poter fare giustizia sociale servono risorse, non basta basarsi sull’assistenzialismo. La giustizia sociale la crei dando lavoro” e ancora “Renzi ha trasformato la marina militare nel taxi per gli scafisti. Renzi è sveglio ma meno bravo di quanto faccia credere”.
Presente anche l’europarlamentare Ppe-Forza Italia Stefano Maullu che ha incontrato i rappresentanti dei balneari affrontando la direttiva Bolkestein: “Il governo deve fare una azione puntuale. Le azioni si creano perché vivano per sempre ed oggi occorre un lavoro ‘nazionale’ perché la peculiarità italiana è evidente. Se Renzi avesse nominato un commissario economico come chiedevamo da tempo, dossier come la Bolkestein sarebbero finiti in mani italiane, tuttavia non ci siamo arresi: la partita non è ancora conclusa”.
Applaudito ll’intervento del magistrato Roberto Pennisi, procuratore nazionale antimafia che tra i tanti argomenti affrontati si è soffermato sulla terra dei fuochi: “I Casalesi non producono immondizia, hanno svolto la funzione di servi della peggiore specie di altri soggetti che avevano interesse a disfarsi dei rifiuti senza rispettare le regole che disciplinano questo ciclo. Il maggior responsabile del disastro ambientale in Campania chi è il servo o il padrone? Anzi, questi sciocchi mafiosi non sono servi, sono peggiori, perché i servi un tempo gettavano i sacchi dello sporco fuori di casa, mentre i Casalesi sono così servi che si sono portati l’immondizia in casa propria”.
“Sono entusiasta, siamo andati oltre ogni aspettativa – commenta Salemi – sala sempre colma e tantissimi ospiti, big nazionali ed amministratori locali, sindaci, consiglieri comunali, provinciali e regionali. Ma il primo ringraziamento lo rivolgo alle centinaia di persone che con la loro presenza mi hanno rinnovamento la propria fiducia. Si va avanti”.

La polemica sul ricorso al Tar per le elezioni
Nel suo intervento il senatore Matteoli ha sollevato dubbi sulla possibilità di un riconteggio dei voti nel ricorso al Tar fisssato per il 20 dicembre per le amministrative di maggio. Di diverso segno l’analisi di Massimiliano Baldini: “Pur essendo di area centrodestra – dice – appartengo a coloro che non credono alla tesi generalista che i giudici svolgano il ruolo di difensori del potere della sinistra. Al contrario credo che i giudici siano in primo luogo persone serie che credono nella funzione giurisdizionale che svolgono, difendendola mediante una stretta protezione della loro imparzialità. Ovviamente sono uomini come tutti noi, migliori, peggiori, fanno il loro mestiere, a volte bene, a volte male, hanno le proprie opinioni ed i propri limiti come capita a tutti noi in ogni ambito, tutti i giorni. L’ho sempre pensata così ed a prescindere da Silvio Berlusconi la cui vicenda storica eccezionale ha mille sfaccettature e non credo sia assimilabile, nel bene e nel male, a quella dei cittadini normali come il sottoscritto ed altri. Il Comune di Viareggio ha fatto riserva di appello verso la sentenza parziale di ottobre a lui sfavorevole ed ha fatto bene perché le sentenze sfavorevoli non si commentano pensando a chissà mai quale complotto ma si impugnano per farne verificare la correttezza giuridica dagli organi a ciò preposti. Capisco che, specialmente di fronte ad un quadro elettorale che coinvolge la politica, si sia tentati di pensare a mille dietrologie (che non commento) ma non può essere questo l’atteggiamento corretto se si crede nelle istituzioni. Ed io credo nelle istituzioni, prima di tutto”.  “No, io non accetto – chiude Baldini – il precostituito alibi dei “giudici rossi”, lo ritengo debole e perdente e preferisco la forza delle mie e delle nostre convinzioni fra le quali vi è certamente – lo ripeto ancora – il rispetto e la fiducia nelle istituzion. Mercoledì prossimo la giustizia ed i giudici del Tar non analizzeranno la mia candidatura politica ma le gravi irregolarità e le nullità occorse il 31 maggio scorso nel procedimento elettorale. Per questi motivi, insieme all’avvocato Carlo Andrea Gemignani che voglio ringraziare ancora una volta, siamo certi che le nostre ragioni e le nostre tesi giuridiche, nelle quali crediamo pienamente, possano trovare accoglimento ed attendiamo con serenità e fiducia la sentenza definitiva di primo grado del 20 gennaio verso la quale, in ogni ipotesi, positiva o negativa che sia, avremo rispetto assoluto, comportandoci da giuristi come bene ha fatto il Comune di Viareggio”.