Caldo estivo, approvata la mozione per la tutela della salute dei lavoratori

“Nella seduta di oggi – hanno dichiarato questa mattina (8 giugno) i consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti – il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una nostra mozione per aumentare la tutela dei lavoratori maggiormente a rischio per l’esposizione al caldo estivo, come gli agricoltori, gli addetti alla raccolta di frutta o verdura nei campi e nelle serre, gli operai dei cantieri edili e stradali e, temporaneamente, in città i vigili urbani”.
“Con l’avvicinarsi della stagione estiva – spiegano – molte categorie di lavoratori che operano all’aperto si troveranno ad affrontare condizioni di alte temperature e umidità ed esposizioni dirette ai raggi del sole. Di là dal semplice aspetto di disagio fisico, aumentato dallo sforzo, bisogna ricordare che tali condizioni possono portare a patologie professionali anche gravi e all’aumento degli infortuni per le disagevoli condizioni psicofisiche”.
“E situazioni di caldo estremo – continuano – possono portare a collassi cardiocircolatori. Così come bisogna tenere conto che l’ozono, che raggiunge picchi notevoli da giugno a settembre, oltre che essere un irritante, è anche un potenziale cancerogeno. L’ozono paradossalmente è più elevato nelle zone collinari che non nelle città, perché gli altri inquinanti, come gli ossidi di azoto, tendono a “scacciarlo” verso le zone meno inquinate”.
“Tutta questa tipologia di rischio – spiegano i consiglieri regionali- è già contemplata nel Testo Unico sulla Salute e Sicurezza dei lavoratori, ma spesso le prescrizioni sono inapplicate. Per questo con la nostra mozione impegniamo la giunta regionale a dare precise disposizioni ad Arpat e ai Dipartimenti di Prevenzione delle 3 Asl di Area Vasta per un monitoraggio costante e approfondito delle condizioni climatiche durante i periodi più caldi, segnalando immediatamente le situazioni di pericolo per la salute e la stessa vita dei lavoratori. Nei casi di concreto rischio e pericolo per la salute e la vita dei lavoratori – concludono – si dovranno utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per vietare il lavoro all’aperto, alle 12, presso le aziende agricole, le imprese edili, i cantieri, ecc., e, comunque, intervenire affinché sia attuata una programmazione oraria nelle ore con temperature più’ favorevoli, preferendo l’orario mattutino”.