
Fra i tanti appelli al voto per il prossimo 4 dicembre arriva anche quello di Lido Cei, segretario del circolo Pd di Sant’Anna e coordinatore del comitato Sant’Anna per il sì.
“Il 4 dicembre saremo chiamati a esprimerci sulla legge di revisione della seconda parte della nostra carta costituzionale – dice –
Il suddetto processo di revisione ha avuto inizio oltre 30 anni fa con diversi tentativi tutti falliti per la incapacità delle classi politiche di trovare un accordo definitivo Oggi ci troviamo grazie alla volontà del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, alla determinazione dell’attuale presidente del Consiglio e segretario nazionale del Pd ad un passo da vedere finalmente realizzato un obiettivo sempre perseguito e ambito da tutti ma solo a parole. Dopo circa due anni di confronti approfonditi, serrati e spesso anche aspri, sei passaggi parlamentari come previsto dai regolamenti e leggi in materia di revisione costituzionale abbiamo di fronte un testo da approvare in via definitiva frutto di quanto sopra detto”.
“È sul quel testo – dice Cei – che ci dovremo esprimerci. Non dobbiamo votare il gradimento alle politiche governative o la simpatia o antipatia di quelllo o quell’altro ma solo se vogliamo eliminare il bicameralismo paritario; ottenere una corposa diminuzione dei costi della politica, eliminare il Comitato Nazionale dell’Energia e del Lavoro (Cnel), riordinare le competenze tra Stato e Regioni. Questo è quanto ci verrà chiesto il 4 dicembre e restando solo sul merito del quesito referendario non possiamo permetterci come paese Italia di perdere anche questa ennesima occasione di dimostrare a noi stessi, alle future generazioni e alla comunità internazionale che noi non siamo il solito paese di promesse che tali restano ma siamo, al contrario, un paese che è finalmente capace di ammodernarsi, di semplificare i processi legislativi e rendere l’architettura istituzionale al passo con i tempi odierni”.
“Sono personalmente convinto – chiude Cei – che la ragione prevarrà sulla demagogia,sul populismo e sulla incoerenza di cui sono permeati una buona parte dei soggetti politici che sostengono le ragioni del no che vanno da Berlusconi, Grillo, Salvini, Meloni, D’Alema e Casapound. Tutti questi soggetti perseguono obiettivi contrapposti tra loro ma uniti solo dal desiderio di sconfiggere l’attuale governo e di odio politico ma non potranno mai costituire una alternativa politica credibile e di prospettiva. Pertanto il mio invito è recarsi alle urne e senza indugio votare sì dando così una grande spinta di entusiasmo alla economia e alla politica”.