Via Ingrillini, Luciani: “Intitolazione sbagliata, il Comune cambi il nome per il sottopasso”

Inaugura prima di Natale il nuovo sottopasso di via Ingrillini, ma la strada… non esiste. Può sembrare un paradosso ma è quanto sostiene Luciano Luciani, dell’istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea che invita il Comune a correggere l’intitolazione in Ingrellini. “Apprendo con piacere dai giornali che la riapertura del sottopasso di via Ingrillini si avvicina – si parla di prima di Natale – e che restano da completare solo modeste opere accessorie (ringhiere, illuminazione segnaletica). Minuzie, insomma: dettagli, nei quali, però, spesso, si annida la coda del diavolo. E la presenza diabolica in questo caso consiste nel fatto che via Ingrillini non esiste”.
“O meglio – precisa – non esiste il Mario Ingrillini a cui la strada è stata intitolata (quando? da chi?). Libri e documenti anagrafici parlano, invece, di un Mario Ingrellini, lucchese, nato il 21 aprile 1915, tenente pilota di aerosiluranti – 253° Squadriglia, 104° Gruppo – medaglia d’oro, caduto in combattimento il 14 giugno 1942: abbattuto dalla contraerea inglese nel mare della Sardegna mentre, pilotando un trimotore Savoia-Marchetti SM79, tentava di affondare con un siluro la portaerei inglese Hms Eagle. Nello schianto del velivolo contro la murata di un’imbarcazione inglese muore con lui il pari grado tenente Giovanni Vivarelli Colonna”.
“Dunque, un figlio di questa terra, Mario Ingrellini – prosegue Luciani -: una medaglia d’oro, un continuatore delle importanti tradizioni aeronautiche di Lucca, morto eroicamente nel corso di un’azione di guerra nell’ultimo conflitto mondiale a cui la sua città ha giustamente dedicato una strada, sbagliandone, però, il cognome. Riportato correttamente, per esempio, nelle via che un’altra città – Fiumicino – ha voluto intitolargli. Quanti (amici, familiari…) continuano a coltivare il ricordo del coraggioso ufficiale dell’arma azzurra si sono di recente e con grande discrezione lamentati di tale incomprensibile negligenza e hanno ragione. Nel momento in cui il famoso sottopasso sarà inaugurato non sarebbe il caso di provvedere a correggere quel dettaglio e restituire al tenente pilota Mario Ingrellini quella scheggia di memoria di cui per tanti anni è stato privato?”.