Referendum, Pd Massarosa: “Presto saremo più carichi di prima”

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Settimana di riflessioni post referendum anche per il Pd di Massarosa.
“Domenica scorsa – scrive Franco Cima, segretario comunale del partito – è stata una giornata straordinaria di partecipazione e autentica democrazia. Erano moltissimi anni che ciò non avveniva, in quanto molti cittadini preferivano starsene a casa. Ci auguravamo che i voti a favore del sì potessero conquistare la maggioranza. Purtroppo così non è stato. La proposta di riforma della Costituzione è stata bocciata e quindi il variegato schieramento del no ha avuto ragione; avevano anche l’obiettivo di far cadere il governo e ci sono riusciti. Comunque nel voto referendario si vince o si perde e chi conquista anche un solo voto in più vince”. “Adesso – continua – sono tanti gli schieramenti che vogliono metterci il cappello e si affrettano per appropriarsi la vittoria. L’affollato ed eterogeneo gruppo, a Massarosa, è anche più ampio in quanto oltre al M5s, Lega, Forza Italia, uno sparuto gruppo del Pd, Fratelli d’Italia, vari schieramenti di estrema destra e estrema sinistra, comprende anche il consigliere “costituzionalista” Coluccini”.

“Premesso ciò – dice Cima – vorrei soffermarmi sull’assurdo comunicato diffuso dal Coluccini, circa l’imminente fine politica dei democratici di Massarosa. Vorrei rassicurarlo e dirgli che siamo in buona salute. Vorrei fargli notare che in tutte le frazioni del comune ci sono donne e uomini che si occupano del territorio e fanno politica, gratuitamente e per puro senso civico. Sono persone giovani, preparate e che hanno la stima e il consenso della gente. Caro Coluccini, a Massarosa i democratici da soli, hanno preso il 42 per cento dei voti e da lì, insieme ai cittadini che hanno creduto nella riforma del governo Renzi, continueremo per fare crescere il nostro progetto politico. In politica, come nella vita, si vince e si perde. Ci siamo impegnati ed abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre forze, convinti delle nostre ragioni, con lealtà e determinazione. Alla fine abbiamo perso e ne prendiamo atto, con umiltà, e senza astio nè risentimenti. Possiamo affermare di aver creduto di potercela fare;abbiamo cercato di spiegare una riforma che gli italiani aspettavano da moltissimi anni”.
“È andata come tutti sappiamo. – conclude – I prossimi giorni ci serviranno per capire dove e cosa abbiamo sbagliato. Tu, e i nostri avversari politici, che siete privi di una proposta politica alternativa, dovete sapere che, insieme al segretario Matteo Renzi che ci auguriamo rimanga alla guida del Pd, ben presto saremo più carichi e determinati di prima, per portare avanti i nostri progetti e le nostre idee”.

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