
Variante di Antraccoli, interviene l’associazione paesana La Biribaola dopo le polemiche degli ultimi giorni. “Relativamente alle recenti prese di posizione e polemiche emerse negli ultimi tempi riguardo la variante urbanistica in area Peep di Antraccoli – dice l’associazione – ci preme precisare quanto segue: l’associazione paesana La Biribaola, associazione di promozione sociale apolitica e senza scopo di lucro operante sul territorio da oltre 35 anni in continuità col vecchio comitato paesano di Antraccoli – cui è subentrata nel 2012 – si è fatta portavoce dell’esigenza, emersa da anni a livello paesano, di poter disporre di una struttura nella quale le persone potessero incontrarsi, discutere, trascorrere il tempo libero, organizzare e partecipare ad eventi. Questa esigenza è stata manifestata alle varie amministrazioni locali, succedutesi negli anni, anche tramite i rappresentanti paesani eletti nei consigli comunali”.
“Ciò premesso – prosegue La Biribaola – ci preme chiarire che nessuno di noi ha mai pensato di stravolgere l’area verde in questione, ma anzi – qualora ce ne fosse data la possibilità e con l’aiuto di tutti – di riqualificarla, migliorando e arricchendo la vegetazione, realizzando accessi anche ai portatori di handicap, integrando i giochi all’aperto, posizionando panchine e tavolini, creando un percorso vita attrezzato, un eventuale campo di bocce o un piccolo campetto polivalente”.
“A corredo di ciò – prosegue l’associazione – si ipotizza di poter realizzare un piccolo fabbricato (che occuperà meno del 5 per cento dell’attuale area di oltre 13mila metri quadri) da destinare ad uso sociale, culturale e ricreativo, usufruibile da tutti gli abitanti della zona ed utilizzabile anche dalle associazioni presenti sul territorio (donatori di sangue, associazione paesana, giovani e teatro, marciatori ecc.) e magari attrezzato anche con una piccola biblioteca che possa servire come aula studio. L’idea, in definitiva, è quella di creare un luogo sicuro per giovani ed anziani – in un’area che era peraltro già destinata a quell’uso al momento della creazione del Peep – e di curare il progetto con la partecipazione di tutti coloro che vogliono offrire un contributo fattivo e non distruttivo”.
“Per sgombrare il campo da polemiche pretestuose – conclude l’associazione – c’è poi da sottolineare che al momento risulta semplicemente adottata una variante e che nessuna area è stata assegnata ad alcuno. Successivamente si potrà intervenire sul luogo solo a seguito di un bando pubblico (il tutto verificabile con una semplice lettura degli atti). Spiace infine costatare che la cosa sia strumentalizzata a fini propagandistici ed elettorali, anziché valorizzare gli aspetti riguardanti il bene comune, come è invece nell’esclusivo interesse dell’associazione”.