Bindocci (M5S): “La trasparenza di appalti e atti sarà la nostra priorità”

Il confronto aperto tenutosi al San Palace Hotel a Lucca su appalti e legalità, organizzato dal M5S, ha posto al centro del dibattito “un problema a Lucca forse più diffuso di quanto si pensa, quello della gestione legittima degli appalti, delle infiltrazioni criminose e della legalità”, spiegano i cinque stelle in una nota. Sono intervenuti Laura Giorgi consigliera comunale e del M5S, Gabriele Bianchi consigliere regionale, e era presente Renato Scalia ex ispettore capo di polizia e della Dia. Ha concluso Massimiliano Bindocci candidato sindaco a Lucca per il movimento cinque stelle.
“Scalia – è stato spiegato – ha denunciato le scelte degli ultimi governi di non fare mai niente di incisivo contro la criminalità organizzata, ma anzi di ridurre le forze dell’ordine adibite a combattere la corruzione, i governi di Forza Italia e del Pd in questi anni hanno di fatto impedito una azione dello stato contro la corruzione. Si sono segnalati appalti molto discutibili fatti anche recentemente a Lucca come quello della Rsa, le proroghe della mensa, eccetera. Questo penalizza i cittadini, con servizi meno efficienti, e costi alti, penalizza chi ci lavora e alimenta un clima civile difficile. Come elemento palese che rende evidente la scelta della amministrazione Tambellini di essere poco trasparente – spiega M5S – la dottoressa Giorgi ha ricordato la scelta del Comune di Lucca di rendere pubblici delibere e determine dirigenziali per solo 15 giorni”. Massimiliano Bindocci ha nelle conclusioni ribadito che per il M5S a Lucca “la gestione trasparente e al di sopra di ogni sospetto sarà la scelta ineludibile del Movimento, non sarà permesso aggirare la trasparenza delle gare nelle opere pubbliche nemmeno con la Fondazione che pur esercitando un ruolo importante per l’economia del territorio si ritiene debba adeguarsi a certi standard di trasparenza”. Infine ha fatto presente che il problema di una gestione rigorosa degli appalti e del rispetto delle regole “non è solo un problema morale ma anche di maggiori costi per i cittadini, di servizi peggiori e quindi una questione di civiltà”.