
L’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) provinciale di Lucca torna sul tema dell’antifascismo nelle elezioni comunali: “L’Anpi – si legge nella nota – non esprime, ovviamente, nessuna preferenza per ciò che concerne la scelta dei candidati in qualsivoglia tornata elettorale, ma nota con sempre più preoccupazione come ci siano candidati che negando la storia, la logica e soprattutto la legge (La Costituzione all’articolo XII delle disposizioni transitorie e finali, la legge 645/1952 e la legge 205/1993) manifestano orgogliosamente la propria appartenenza al fascismo dichiarando addirittura di “vedere come stella polare il periodo fascista, è dovere di un italiano rifarsi a quell’esperienza apprezzandone i concetti di giustizia sociale e di costrizione della nazione italiana”. Questa dichiarazione è non solo inaccettabile in una città come Lucca che per il fascismo ha pagato un prezzo pesantissimo ma è il segnale, come afferma il nostro presidente nazionale, Carlo Smuraglia, che “l’orizzonte antifascista non è ancora pienamente patrimonio dello Stato in ogni sua espressione”.
“La nostra associazione – prosegue l’Anpi – chiederà quanto prima un incontro con il prefetto per avere notizie di come intenda monitorare ed arginare un fenomeno, il neofascismo, che nella nostra provincia sta assumendo proporzioni preoccupanti nella più completa indifferenza quando non addirittura connivenza da parte di molte forze politiche e culturali. Chiediamo con forza agli organi di controllo che facciano rispettare le leggi perché, in questo caso, non si tratta solo di un problema di ordine pubblico ma del rispetto del patto fondativo della nostra repubblica che nasce con un elemento comune e condiviso: l’antifascismo”.
Sul tema interviene anche Sinistra con Tambellini: “Muoio travolto dalla tenebrosa bufera dell’odio, io che non ho voluto vivere che per l’amore! Deus Charitas est e Dio non muore. Non muore l’amore! Muoio pregando per coloro stessi che mi uccidono. Con queste toccanti parole diceva addio alla vita a 32 anni don Aldo Mei, fucilato fuori Porta Elisa il 4 agosto 1944 dopo essere stato costretto a scavarsi la fossa. Travolto dalla barbarie nazifascista per la sola colpa di aver dato rifugio nella sua parrocchia a sfollati, feriti, ebrei perseguitati. Ecco un esempio di lucchesità antifascista sui cui valori la nostra comunità ha basato 70 anni di pace e democrazia, all’insegna della Costituzione. Questi sono i valori che noi come sinistra e tutte le forze democratiche e antifasciste condividono”.
“Valori, vogliamo sperare – commenta Sinistra con Tambellini – comuni anche al candidato del centrodestra Remo Santini. Ma se così è, cosa pensa Santini delle esternazioni imbarazzanti di Barsanti di Casapound, che si definisce apertamente fascista, in spregio alla nostra storia e ai nostri valori lucchesi? Ha forse in programma di allearsi con i fascisti al secondo turno? Dopo aver dichiarato al Secolo d’Italia (già organo del Msi) che in America avrebbe votato Trump, non ci stupiremmo più di niente”.