Vignolo Gargini (Sinistra): “Diritti civili e differenze, Lucca non può fare un passo indietro con la destra”

La questione sicurezza a Lucca non può che passare dal mantenimento di una ‘pace sociale’ di cui l’amministrazione Tambellini negli ultimi cinque anni è stata garante. Lo dice Marco Vignolo Gargini, candidato consigliere di Sinistra con Tambellini che critica invece l’atteggiamento di alcuni candidati di area destra e centrodestra sul tema delle diversità e dell’accattonaggio.
“Certi candidati sindaco – afferma Marco Vignolo Gargini – parlano, straparlano della sicurezza a Lucca, ma ben si sa che se la nostra città venisse respinta indietro nel tempo, assumendo i connotati di un’amministrazione reazionaria, riavremmo ben presto ciò che agli inizi di questo secolo ha caratterizzato la storia lucchese. Non possiamo dimenticare gli episodi di violenza di marca fascista: aggressioni, pestaggi, scritte apologetiche, atti vandalici dentro e fuori le Mura frequenti fino all’ultima amministrazione di centro-destra – afferma -. Adesso i candidati sindaco conservatori dipingono Lucca come il Bronx (vero niente), parlano di una sicurezza scarsa, si soffermano sull’accattonaggio molesto (addirittura c’è chi propone di multare chi offre un obolo ai mendicanti), però non dicono che se vincessero loro certe violenze di stampo politico, xenofobo e omofobo sarebbero trattate con sufficienza, come se non facessero parte del problema generale della sicurezza. Il segnale che viene dato da alcuni è inquietante, di fatto promuove le intolleranze e le discriminazioni. Leggo di “patti” siglati da qualche candidato che escluderebbero dall’agenda cittadine e cittadine lucchesi, rei di avere un orientamento sessuale non conforme alle visioni eugenetiche novecentesche. Non parliamo poi di che fine farebbero date come il 27 gennaio (Giornata della memoria degli olocausti) e il 25 aprile (Liberazione d’Italia dal nazifascismo). Aggiungiamoci anche la possibilità di molto probabili obiezioni nei confronti delle unioni civili, ormai sancite legalmente da un anno. Ci sono tutti gli ingredienti per poter affermare che la vittoria di certi candidati minerebbe senz’altro la pax socialis garantita a Lucca durante questi ultimi cinque anni. No, i reazionari non hanno i requisiti per poter governare, con loro la nostra città è destinata ad aggravare notevolmente la propria sicurezza. È una contraddizione parlare di vigili di quartiere o addirittura di “sindaci della notte” se alla base delle visioni proposte albergano idee di esclusione e di disuguaglianza. Il prossimo 11 giugno Lucca farà una scelta: restare nel ventunesimo secolo, affrontare con equilibrio, intelligenza e civiltà i problemi che questo periodo storico propone, senza cadere nelle isterie e nei populismi; oppure tornare indietro di un secolo, seguire i progetti di persone prigioniere delle fobie, condividere vecchi schemi che hanno avvelenato l’umanità. Il prossimo 11 giugno Lucca farà una scelta, una volta fatta, non si torna indietro. Lucchese avvisata/o, mezzo salvata/o”.