Tambellini resta sindaco per un pugno di voti – Ft e vd

25 giugno 2017 | 21:00
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Alessandro Tambellini confermato sindaco per un pugno di voti, per la precisione 367. Mancano quindici minuti all’una di notte quando al comitato di Tambellini in via Calderia, la cui presenza si è andata via via ingrossando nel corso della serata, scoppia la festa. Simpatizzanti cantano “Bella ciao” e il grido è “Alessandro, Alessandro”. Bandiere sventolanti, sorrisi, e qualcuno – tanti – che tirano, infine, un sospiro di sollievo. Una vittoria sul filo di lana e che si fa attendere ben oltre alle attese. Ma alla fine vittoria è, dicono tutti dal comitato di via Calderia dove Alessandro Tambellini, fresco di riconferma, arriva all’una spaccata circondato dalla folla di sostenitori che nel frattempo si è radunata in piazza San Michele per festeggiarlo. “La mia vittoria la dedico a questa Lucca, alla Lucca buona, onesta, che è fiera di quello che rappresenta”, le prime parole del sindaco al suo secondo mandato. Ma tra la calca, il primo cittadino non riesce a nascondere l’emozione e un po’ anche la stanchezza di una campagna elettorale che – il risultato lo dimostra – è stata giocata in una “caccia” all’ultimo voto. E tra una serie di strette di mano, abbracci e scambi di “cinque” dalla folla emerge anche la figlia del sindaco: “Papi”, gli grida alle spalle, cercandogli la schiena con una mano. Tambellini si volta e la alza tenendola tra le braccia. Qualcuno gli consegna una rosa rossa, che Tambellini tiene in mano fino all’ingresso in Comune, con al fianco Francesco Battistini del Pd e Claudio Cantini di Lucca Civica. Dietro tutti i sostenitori, consiglieri comunali eletti ma anche semplici cittadini accorsi in serata al comitato elettorale (Leggi: Tambellini: “Ho vinto per la Lucca buona”).

La lunga attesa è finita così, con una festa in piazza e poi il primo discorso in Comune. Per i vincitori un momento quasi ‘liberatorio’, dopo un’attesa al cardiopalma. Lo scrutinio, infatti, si è consumato con qualche colpo di scena, all’inizio segnato da un vantaggio di Tambellini sullo sfidante del centrodestra Remo Santini, poi è proseguito in un testa a testa fra i due candidati, separati da una manciata di voti, fino alla fine.
Alle 23 in punto, minuto più minuto meno a seconda delle code di coloro che erano presenti nei seggi alla scadenza dell’orario previsto per le votazioni, si sono aperte le urne ed è iniziato lo scrutinio che, nella nottata, ha dato a Lucca il suo nuovo sindaco. 
Il primo dato ad arrivare è quello dell’affluenza definitiva. Alle 23 ha votato intorno al 45 per cento degli aventi diritto, per la precisione il 45,28%. Al primo turno era stato del 49,35, cinque anni fa al secondo turno aveva votato poco meno del 45 per cento degli elettori. Il dato è quindi in linea con quello che portò alla prima elezione del sindaco Tambellini. Per la precisione sono 3172 i votanti in meno rispetto al primo turno, quando Tambellini aveva sopravanzato di poco meno di mille voti l’avversario Remo Santini. A casa è rimasto l’impressionante numero di 42590 persone.
Poi arrivano i dati dai seggi, inizialmente tutti favorevoli a Tambellini, per cui si profila una vittoria agevole, poi con il thrilling finale. Il primo dato ad arrivare è quello del seggio all’ospedale San Luca dove Alessandro Tambellini colleziona 18 voti contro gli 11 di Remo Santini. Ma è un dato del tutto indicativo e non significativo per l’analisi del voto. Andò così, comunque, anche 15 giorni fa.
In vantaggio, secondo i primi dati, Alessandro Tambellini in una delle sezioni di San Marco (la 15) di 38 voti. Di 33 voti in vantaggio nella sezione di piazzale San Donato, la 81. Vince Santini a Torre di 15 voti, secondo lo scrutinio e alla sezione 76 di San Lorenzo a Vaccoli di soli 4 voti. In vantaggio Tambellini anche nella sezione 8 (257 voti a 198 circa). Tambellini avanti anche a San Marco (in una sezione di 50 voti) almeno in una delle sezioni e in due sezioni di San Vito di circa 70 voti. Prima sezione chiusa a San Concordio, la 60, con avanti Tambellini di soli 4 voti su Santini. Più corposo il vantaggio al liceo Machiavelli, sezione dove Tambellini ha avuto 88 voti di più rispetto a Remo Santini in un seggio e 75 in un altro. E’ uno stillicidio di numeri quello che arriva dalle sezioni elettorali in serie: a Monte San Quirico e in un seggio di San Vito arriva il recupero di Remo Santini mentre sempre a San Vito, nella sezione 18 Tambellini prende 72 voti in più. Altri 33 voti di vantaggio per Tambellini a San Marco nel seggio di via Baccelli. Nell’altro seggio di San Marco (sezione 14) sono 53 invece i voti di vantaggio per Santini. Alla sezione 62 di San Concordio avanti il sindaco uscente di 52 voti scrutinati. Avanti Santini di 17 voti al seggio di Tempagnano e di 27 a un seggio di via Matteoti a Sant’Anna. Tambellini “pareggia” il conto parziale superando di 44 preferenze Santini alla sezione 65 di San Concordio. Tambellini e Santini si aggiudica una sezione a testa a San Macario in Piano e i seggi 22 (Vallisneri) e 47 (Nozzano). Sempre al Vallisneri ma alla sezione 23 Tambellini conquista 31 voti di più rispetto al proprio avversario. Rimonta di Santini alla sezione 55 con 100 voti di più rispetto a Tambellini mentre il sindaco uscente vince di 19 voti nella sezione 63 (un’altra sezione di San Concordio). E così via, seggio per seggio, scheda per scheda, fino alla chiusura dei seggi.
Alla fine dello scrutinio Tambellini è avanti di soli 361 voti rispetto allo sfidante Remo Santini. Al comitato elettorale di viale Marti il candidato del centrodestra vede sparire sul finire il sorriso che, nelle prime fasi dello scrutinio, gli era apparso sul volto. Circondato dai suoi sostenitori ha atteso paziente lo spoglio, tra speranze che via via si sono fatte più flebili. A rompere il silenzio per primo è il segretario provinciale di Forza Italia, Maurizio Marchetti: “Non mi esprimo – diceva a scrutinio ancora in corso – perché prendo atto dei dati ufficiali ma sono diversi da quelli dei nostri rilevamenti. In ogni caso c’è una considerazione doverosa. Chiunque vinca lo fa per pochissimi voti di differenza”. E Marchetti è stato profeta. Sull’altra sponda il senatore Andrea Marcucci: “A Lucca – scrive su Facebook – centrosinistra stabilmente avanti”. Poi commenta a caldo: “E’ stata una bella dimostrazione di unità del centrosinistra, nella consapevolezza del lavoro svolto in questi cinque anni e con tanta voglia di fare ancora”. Esulta dal Pd anche l’assessore regionale Marco Remaschi: “E’ una gioia immensa – dice – un grande lavoro fatto tutti insieme. La fiducia che abbiamo ottenuto dovrà essere da noi ripagata dando delle risposte. E’ stata una campagna elettorale lunga ed estenuante ma il lavoro è stato premiato”. Per il vicesegretario regionale Mazzeo “un’elezione così l’avevamo vissuta lo scorso anno a Cascina. L’anno scorso abbiamo perso, questa volta è andata bene. Il risultato delle urne ha parlato chiaro”.
Intorno a mezzanotte e mezza dal comitato di Tambellini dichiarano chiusa la partita: poco dopo l’ufficialità. E alle 00,43 dal quartier generale del sindaco scoppia l’esultanza. Tambellini è confermato primo cittadino di Lucca. Dall’altra parte Santini invece esce dal comitato, tutti sono scuri in volto anche se si commenta positivamente il risultato: “Santini ha fatto una grande prova – dice Francesco Fagni, da Altopascio – E’ un segnale che il centrodestra è vivo a Lucca e pronto a ripartire”.
Il candidato sconfitto parla invece poco prima dell’una: “Aspettiamo le ultime sezioni – dice – vediamo se è il caso di chiedere un riconteggio visto che ci sono anche 500 schede nulle. Al momento posso dire solo che qualcosa non ha funzionato. Cercheremo di capire ma è davvero ancora presto. Siamo comunque di fronte a una città spaccata. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati, e non certo per colpa nostra. Ripeto, però, è ancora presto per dare un commento ufficiale. Ci sembra comunque di aver fatto un bel lavoro considerando che la lista è stata presentata alla fine di gennaio. Dobbiamo ricomporre la città su cose concrete che la città vuole per il suo futuro e non su fascismo e antifascismo. Se non sarò eletto sindaco tornerò comunque a fare il giornalista in un’altra città e sarò in consiglio comunale” (Leggi: Santini: “Città spaccata, sarò all’opposizione”). La tensione, insomma, sembra non placarsi con Alessandro Tambellini. Il candidato confermato sindaco, del resto, lancia subito dopo l’esito del voto una stilettata a Santini e ai suoi: “Questa campagna elettorale è stata gestita all’insegna dello scontro – ha detto il sindaco avviandosi verso il Comune per tenere il suo primo discorso dopo la riconferma -: noi siamo per il dialogo e per il confronto delle idee, non per lo scontro”.
Alla fine, fatti i dovuti calcoli, Remo Santini ha conquistato rispetto al primo turno 4108 voti in più, Tambellini 3531. Una differenza che non è bastata a ribaltare il risultato del primo turno. E che mantiene la città a guida del centrosinistra.

Lo scrutinio del ballottaggio

L’andamento dell’affluenza

Enrico Pace
Hanno contribuito: Jasmine Cinquini, Paolo Lazzari, Gabriele Mori, Roberto Salotti, Elisa Tambellini e Elisa Venturi

L’attesa nelle sedi elettorali

L’attesa elettorale nella sede di Tambellini