
Saper cambiare pagina, davvero, sul turismo. E’ quello che chiede il portavoce del Movimento Cinque Stelle in consiglio comunale, Massimiliano Bindocci. “Il ragionamento sul turismo del sindaco Tambellini – dice – appare in parte condivisibile. Il fatto che questa prospettiva sia resa nota solo al secondo mandato preoccupa, anche perché a oggi manca ancora un progetto preciso in cui si declini quello che si propone”.
“L’idea di un marchio di Lucca, oasi della storia e della cultura nei suoi molteplici aspetti – spiega il pentastellato – integrata da una rivalutazione dell’ambiente in un’ottica che coinvolge non solo il centro, ma anche il territorio è un obiettivo interessante, almeno emerge un’idea. Ci aspettiamo dunque un progetto complessivo ed un ripensamento sul tipo di offerta turistica e di operatori turistici che devono presidiare il territorio, ci aspettiamo una nuova concezione del centro storico e delle periferie, ci aspettiamo una proposta sulla promozione senza più giocare ai rimpalli tra Regione e altri enti locali, senza essersi accorti che la Provincia forse non esiste più. Se il turismo è una risorsa fondamentale, la grande sfida è anche superare posizioni di privilegio che alcune associazioni detengono e che alcuni esercizi hanno, senza il cui consenso non si può nemmeno invertire un senso unico. Deve essere ripreso un rapporto con l’artigianato e con la valorizzazione delle specificità. Deve essere fatta una promozione e un’accoglienza integrata, Itinera merita di essere chiuso ed inglobato in una unica partecipata”.
“Lucca – dice ancora Bindocci – deve superare la stagionalità ed estendere la visone del turismo di qualità che non significa eccellenza, saper ripensare il rapporto fondamentale con l’aeroporto di Pisa, con il porto di Livorno dove attraccano le navi da crociera, ed in questa ottica saper ripensare parte del trasporto pubblico locale. Lucca inoltre deve aprirsi al turismo sociale, e perché no sportivo – se si rifanno gli impianti – per la bassa stagione. Insomma si deve avere il coraggio di sparigliare le carte, altrimenti l’intervento del sindaco è semplicemente un discorso d’archivio non utilizzato nella campagna elettorale e tirato fuori nel periodo di Ferragosto”.
“Per noi si deve considerare – commenta il sindacalista – che queste scelte devono tener conto che molti operatori turistici non riescono a pagare tutti gli orpelli che la burocrazia e la pressione fiscale impongono, per cui i parametri utilizzati per alcune tasse devono essere rivisti, e deve essere incentivato chi fa impresa adeguando certi parametri. C’è poi l’altro problema è quello della redistribuzione della ricchezza generata dal turismo che non può essere ad appannaggio dei soliti noti, ma che deve riguardare una cerchia più vasta di operatori e deve verificare eque condizioni di lavoro, affinché la ridistribuzione coinvolga una parte più grande della città e porti davvero ad occupazione di qualità e non solo ad una pletora di contratti a chiamata. Una delle prime cosa da fare è far rispettare le regole in modo equo a tutti gli operatori, troppe sono le lamentele che riguardano il settore, inoltre si modifichino le regole per consentire di lavorare senza temere sanzioni assurde, la applicazione delle regole non va confusa con il creare regole esclusive o corporative, altrimenti non ci resta che ascoltare qualche ristoratore che vuole chiudere le sagre, quell’albergatore che vuole chiudere i bed and breakfast e di qualche esercente che vuole solo che tutti i turisti passino davanti al suo locale”.
“Vorremmo però capire – conclude Bindocci – se questa linea è condivisa dagli assessori che o parlano ognuno per conto proprio, forse a sproposito, promettendo iniziative diverse e contraddittorie o sembra che continuino a lavorare secondo la vecchia visione miope. Quindi caro sindaco, in attesa del progetto concreto sull’idea nuova del turismo a Lucca, regole uguali per tutti, superare la visione ombelicale e le rendite di posizione. Noi speriamo di poterci confrontare, insieme a tutte le categorie interessate, che non sono gli operatori turistici, ma è l’intera città, come Movimento 5 Stelle vogliamo portare il nostro contributo costruttivo ed evitare quei consigli comunali dove tutti votano solo con logiche di appartenenza. Il nostro principale interesse è il bene dei cittadini lucchesi”.