Consani: “Migranti a Ponte a Moriano, Comune chiarisca”

10 novembre 2017 | 11:20
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Consani: “Migranti a Ponte a Moriano, Comune chiarisca”

“Sono giorni che a Ponte a Moriano si susseguono voci e rumor sulla possibile sistemazione di un gruppo di migranti negli ambienti adiacenti al Teatro Idelfonso Nieri, facenti parte dell’immobile stesso”. Su questa ipotesi chiede al Comune di fare chiarezza la consigliera comunale di SiAmo Lucca, Cristina Consani.
“Ubicato nella piazza principale del paese – prosegue -, questo teatro fu realizzato nel 1930 con la fatica ed il sudore degli abitanti del luogo che, nei giorni di festa, spendevano il loro tempo per perseguire la nobile causa e dopo il suo recupero funzionale – avvenuto alcuni anni fa tramite un importante intervento di restauro – è tornato ad essere vivo e punto di riferimento culturale. Piazza Cesare Battisti su cui si trova l’edificio, è un luogo di incontro di Ponte a Moriano, su cui si affacciano esercizi commerciali, studi professionali e medici che la animano assieme al mercato rionale settimanale e agli spettacoli serali promossi  dalle associazioni del territorio durante il periodo estivo”.

“Questa sembrava la strada che si era scelto di perseguire, questo almeno fino a questi ultimi giorni in cui, oltre alle voci continue e sempre più insistenti, si sono notate manovre di sgombero proprio all’interno degli ambienti da me all’inizio menzionati e che ultimamente ospitavano un’attività di bar/pizzeria, dopo aver conosciuto negli anni diverse destinazioni, fra cui si ricorda il suo utilizzo come sede dell’ex Circoscrizione 8. Mi auguro che tutto questo sia riconducibile ad una semplice coincidenza temporale – aggiunge Consani -, che le voci che si sono diffuse siano infondate e che la rimozione degli arredi e suppellettili dagli spazi suddetti sia dovuta alla naturale scadenza della concessione in essere fra il Comune, che ricordiamo essere il proprietario unico dei locali, ed i gestori dell’attività che li ospitava e che, soprattutto, non ci sia alcun collegamento con la ventilata nuova destinazione a piccolo centro di accoglienza. Faccio mio questo augurio anche alla luce dell’ospitalità che già riceve un gruppo di migranti nella struttura posta sopra la centrale elettrica situata ad appena un chilometro dalla piazza principale del paese. Mi aspetto che l’amministrazione rassicuri gli abitanti in tal senso, e che anzi voglia ulteriormente puntare sul miglioramento e la promozione di questi luoghi, fugando ogni dubbio circa questa malsana possibilità che avrebbe un grave impatto sulla vita del paese. Nel caso di smentita, per una volta sarò felice di non essere visionaria”.