Canile Pontetetto, Marchetti chiede verifiche alla Regione

“Sul benessere dei quattro zampe ospitati al canile municipale di Lucca non voglio né ombre né dubbi”. Apre così la nota di Maurizio Marchetti, capogruppo Forza Italia in consiglio regionale che prosegue: “Per questo, visto che le regole per l’accreditamento dei canili le detta la Regione, ho presentato un’interrogazione in cui chiedo lo stato e gli esiti delle verifiche obbligatorie, i requisiti strutturale dei canile di Pontetetto, il numero di operatori attivi nella parte sanitaria e nel rifugio e l’eventuale presenza di educatori e/o istruttori cinofili qualificati soprattutto per il recupero e la risocializzazione dei cani cosiddetti ‘morsicatori’”. L’iniziativa del capogruppo di Forza Italia segue quella affine già annunciata dal gruppo consiliare SìAmo Lucca al Comune di Lucca.
“A Pontetetto la struttura accoglie gli animali domestici vaganti recuperati nei comuni di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo e Porcari aggregando sia spazi e funzioni di canile sanitario (dove i cani ricevono prima accoglienza e rimangono per 60 giorni durante i quali viene assicurata la routine dei protocolli sanitari), sia spazi e funzioni del canile rifugio (dove i cani vengono spostati dopo i 60 giorni nell’area sanitaria)”.
“Da parte di alcune associazioni – si legge ancora nell’interrogazione del capogruppo – sono ciclicamente sollevati dubbi circa la suddivisione effettiva dei due ambienti (canile sanitario e canile rifugio), le dimensioni dei box, le attività di sgambamento e socializzazione dei cani, le attività di recupero, educazione e risocializzazione dei cani ‘morsicatori’. Se il canile è comunale, la materia però è in capo alla Regione che la definisce con la Legge regionale 20 ottobre 2009 sul cui regolamento di attuazione è intervenuto, nel 2013, il decreto del presidente della giunta regionale n. 53/R a definire ogni aspetto strutturale gestionale tanto del canili sanitari, quanto dei canili rifugio”.
Tra l’altro, come ricorda Marchetti, “dispone, dopo la prima supervisione da effettuarsi entro 90 giorni dall’accreditamento della struttura, che l’Azienda unità sanitaria locale effettua il controllo sulla permanenza dei requisiti almeno ogni due anni. Il controllo è altresì finalizzato a verificare la sussistenza di garanzie di un adeguato livello di benessere degli animali custoditi”.