Protesta della Gioventù Comunista a Polo Fiere: “Stop numero chiuso a medicina”

4 settembre 2018 | 10:48
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Protesta della Gioventù Comunista a Polo Fiere: “Stop numero chiuso a medicina”

Il Fronte della Gioventù Comunista questa ha manifestato questa mattina (4 settembre) davanti al polo fieristico di Lucca, dove l’università di Pisa ha svolto i test d’ingresso per la facoltà di medicina.

“Dal 2009 al 2016 abbiamo perso 9 mila medici, nei prossimi dieci anni perderemo 47 mila specialisti e 1000 chirurghi, e questo porterà a un solo risultato: una diminuzione della spesa sanitaria del 1.4 per cento dal 2004 al 2020 – dichiara il Fronte – si palesa così il vero scopo del numero chiuso: ridurre i costi sanitari destrutturando lo stato sociale”. “Nonostante questa tendenza chi può permetterselo – continua Domenico Ribezzo del Fgc di Pisa – cerca ancora di ottenere il posto sicuro, peccato però che non siano appannaggio di tutti le lezioni private per prepararsi al test, i libri costosi, i successivi 6 anni di università”. “Questa si chiama selezione di classe – continua ancora Ribezzo – e avverrebbe anche senza il test, infatti gli immatricolati sono calati drasticamente negli ultimi vent’anni anche nelle facoltà a libero accesso. La precarietà si combatte con una pianificazione razionale dell’accesso dei giovani laureati nel mondo del lavoro, non scremando su basi plutocratiche”. “La lotta contro questo numero chiuso – conclude il portavoce del Fronte della Gioventù Comunista – ha per noi il significato più ampio di una lotta contro tutti gli ostacoli economici che sono il vero filtro nella selezione di tutti gli studenti universitari del Paese”.