
“Ho appreso che diversi consiglieri comunali di maggioranza ed il sindaco saranno presenti a una iniziativa pubblica sul caporalato che si terrà domani pomeriggio (25 settembre) nell’auditorium della Banca del Monte di Lucca. Giova ricordare che avevo presentato una proposta di mozione in Consiglio comunale, dopo la strage di braccianti agricoli migranti avvenuta nel sud Italia, per esprimere il cordoglio per la strage ed esprimere la solidarietà a chi vive e lavora in queste condizioni.
Purtroppo per la contrarietà di alcuni esponenti della maggioranza (anche presenti al convegno) non si riuscì a far mettere ai voti la mozione. E l’amministrazione non spese una parola per votare cordoglio e solidarietà ai braccianti. Dunque quale coerenza oggi?”. Così il consigliere comunale del Movimento 5 stelle Massimiliano Bindocci che torna a rintuzzare la polemica con la maggioranza sul rifiuto di approvare una sua mozione in merito al caporalato.
“Stupisce infatti tanta attenzione – prosegue Bindocci – con due consiglieri ed il sindaco presenti: forse questa partecipazione è dovuta, vista l’assenza di interesse genuino, ad un rapporto privilegiato tra Pd la Cgil di Lucca, proprio quel Pd che ha votato la Fornero ed il Job Acts. Io stesso faccio politica e pur lavorando in fabbrica faccio anche attività sindacale, però è sacra l’indipendenza e l’autonomia delle cose ma in questo caso il tema è sopratutto quello della coerenza. È infatti imbarazzante che chi se ne è fregato di esprimere cordoglio e solidarietà ai braccianti adesso vada ai convegni su quel tema”.
Bindocci torna sul tema dopo aver già chiesto in precedenza la revoca della delega sui diritti umani al consigliere di Sinistra con Daniele Bianucci, reo di essersi opposto alla sua mozione. Già in quell’occasione, la maggioranza fece quadrato affermando che “c’era unità d’intenti sul sostegno alle vittime, ma c’era anche la richiesta di approfondimento rispetto alla genericità del documento scritto in fretta e presentato all’approvazione oltre la mezzanotte”.