Primarie, Menesini: Pd riparta dal riconoscere i suoi limiti

15 ottobre 2018 | 10:40
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Primarie, Menesini: Pd riparta dal riconoscere i suoi limiti

Suona come un monito al Pd, a ritrovare gli strumenti necessari ad ampliare il dialogo con i cittadini e ad “allargare” fuori dal partito il messaggio che il sindaco di Capannori, Luca Menesini, lancia a commento delle primarie regionali del partito. Menesini, del resto, aveva espresso tutto il suo scetticismo già alla vigilia e ora che il voto c’è stato, dal suo punto di vista, arrivano alcune conferme. Dopo un in bocca al lupo alla nuova segretaria regionale Simona Bonafè, Menesini analizza non tanto l’esito del voto quanto la partecipazione.

“Le auguro – scrive Menesini riferendosi alla neo segretaria – di riuscire a realizzare in Toscana quel cambiamento indispensabile, riuscendo di nuovo a far essere il Pd il partito delle persone che lottano, dei lavoratori, di chi si sente franare la terra sotto i piedi, di coloro che sognano qualcosa di diverso per i propri figli. La partecipazione a queste primarie (che erano aperte al voto dei cittadini) ci dice che oggi il Pd riesce a dialogare con pochissimi soggetti fuori dal suo mondo, quando invece – come è stato – dovrebbe essere per tanti un interlocutore credibile. Che il cambiamento parta da qui, dal riconoscere la grande forza del Pd che sono i suoi tesserati e simpatizzanti che hanno allestito per tutta la giornata di ieri i seggi con grande cuore e capacità, ma riconoscere anche i limiti che oggi ha il Pd, ovvero quello di non riuscire ad allargare più di tanto. Lo sappiamo che esiste una grande comunità civile che desidera un riferimento politico democratico e aperto che esprima un’idea di futuro, di innovazione e di una società più giusta, ma che al momento si sente tradita dal Pd e da una classe dirigente centrata su se stessa. Mi auguro quindi che intanto almeno in Toscana parta la stagione del cambiamento profondo sulle tematiche che interessano i cittadini, nei metodi e nella capacità di far sentire tutti dentro a un grande progetto che parte dal Pd ma che deve arrivare molto più in là. Per fare questo – come detto quando ho spiegato le mie perplessità su questo congresso – Capannori ci sarà, a prescindere dalle poltrone fiorentine”.