Santi Guerrieri (Mns): “Si torni al voto per le Province”

31 ottobre 2018 | 11:38
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Santi Guerrieri (Mns): “Si torni al voto per le Province”

Nuovo slancio alle province. A chiederlo è il commissario provinciale del Movimento Nazionale Sovranità di Lucca, Marco Santi Guerrieri. “Il Ministro Delrio  dice – in barba al plebiscito popolare che ha detto no a quanto proposto nel referendum del 4 dicembre 2016 ha stabilito all’ insegna dell’autoreferenzialismo di arrogarsi il diritto di decidere anche a nome del popolo sovrano di come e chi debba essere eletto nei consigli provinciali. Oggi saranno eletti presidenti e consigli in molte province italiane, i restanti a gennaio per un totale di 74 nuove amministrazioni. Tutto ciò alla faccia dei cittadini che avrebbero potuto votare per il consiglio provinciale ed i rispettivi presidenti”.

“Alle urne invece – prosegue SantiGuwerrieri – per il rinnovo degli organismi sovracomunali, si potranno recare solo sindaci e consiglieri comunali che, tra l’altro, esprimeranno la propria scelta attraverso un complesso sistema di voto ponderato in base al numero degli abitanti di ciascuna municipalità, senza nessun criterio di territorialità e di rappresentanza. Tragicomica poi l’eventualità che chi eletto presidente potrebbe trovarsi ad amministrare con un Consiglio di colore politico avverso al proprio, rimanendo dunque imbrigliato in un’evidente situazione di empasse. L’indebolimento delle province diventate con la legge DelRio unicamente dei centri di potere “senza portafoglio” ha causato l’ingenerare dei tanti disastri del nostro paese ad iniziare da viabilità ed edilizia scolastica per gli istituti superiori. Per questo è necessario restituire ai cittadini la sovranità di poter scegliere direttamente i propri rappresentanti, giudicandoli per il loro operato. Da dirigente del direttivo Nazionale di Mns e commissario provinciale per Lucca, auspico la massima sensibilità del governo nel dare nuovo slancio istituzionale alle Province circa competenze e risorse. Un ente locale, non votato dai cittadini e con precarie possibilità di disporre di adeguate coperture finanziarie per gli interventi sul territorio, non ha nessun senso di esistere”.