Sindaco: “Senza progetto tolgo lo stadio alla Lucchese”

La Lucchese? “E’ ad un binario morto”. Il sindaco Alessandro Tambellini usa termini perentori nel definire la situazione della società rossonera all’indomani della cessione da parte di Arnaldo Moriconi ad Aldo Castelli, attuale patron e a capo di una cordata di imprenditori di cui però non ha voluto rivelare i nomi. Ma non è a lui o alla cordata che il primo cittadino si rivolge, bensì ai giocatori che reclamano certezze e che Tambellini ora vuole incontrare. Con un obiettivo di fondo: “tenere lontano dalla Lucchese alleanze imprenditoriali che non esplicitino in modo netto e chiaro il loro progetto e che non diano evidenti segni di alta affidabilità”. Una situazione che potrebbe portare il Comune anche alla revoca della concessione dello stadio Porta Elisa, facendo valere situazioni debitorie pregresse con il Comune.
“In queste ore convulse, successive alla presentazione dei nuovi proprietari della Lucchese Libertas 1905, i quali da quello che abbiamo ascoltato non sembrano avere progetti di qualche interesse – afferma Tambellini -, sembra ormai chiaro a tutti che la squadra si trova su un binario morto. Non siamo a conoscenza dei motivi che hanno determinato la situazione attuale né sappiamo perché non si riesca a costruire un progetto serio per il calcio professionistico lucchese, magari con l’apporto di realtà interessanti che già operano sul nostro territorio. Nei mesi passati più volte sono state date per acquisite soluzioni che hanno avuto modalità ed esiti imbarazzanti sulle prospettive future della squadra. Ieri senza alcuna informazione preventiva siamo venuti a conoscenza come i giocatori, i giornalisti e i tifosi, che esiste una nuova compagine proprietaria, che avrebbe rilevato già da giorni la Lucchese calcio”.
Tambellini esprime una forte preoccupazione: “L’esordio, ascoltando la conferenza stampa, come ho detto – aggiunge – non ci è parso dei migliori né incoraggiante per un simbolo dalla storia prestigiosa. La mia amministrazione è consapevole che la Lucchese rappresenta un patrimonio dell’intera città: non saremo in nessun modo accondiscendenti con chi risulterà privo delle necessarie garanzie per costruire un reale progetto di rilancio della squadra. Ricordo, ad esempio, significative situazioni debitorie fra la società e il Comune di Lucca, le quali in assenza di ripianamento potranno portare alla revoca stessa della concessione dello Stadio. Ribadisco che la mia amministrazione non è disponibile in alcun modo a procedere in situazioni che non siano della massima chiarezza e affidabilità. Mi rendo disponibile ad un incontro con i giocatori che reclamano certezza per il futuro. Quello che dico deve servire a tenere lontano dalla Lucchese alleanze imprenditoriali che non esplicitino in modo netto e chiaro il loro progetto e che non diano evidenti segni di alta affidabilità”.
Dello stesso avviso anche l’assessore allo sport Stefano Ragghianti: “In questo momento – ha spiegato – c’è bisogno di capire quali e se ci sono dei progetti per la Lucchese ma soprattutto chi sono i titolari effettivi della società. Solo a quel punto potrà esserci da parte dell’amministrazione una valutazione su qualcosa di serio e di concreto”.