Comitati: “Ex ospedale resti a vocazione sanitaria”

21 febbraio 2019 | 13:14
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Comitati: “Ex ospedale resti a vocazione sanitaria”

“Campo di Marte sia ad esclusivo utilizzo sociosanitario”. Lo ribadiscono i comitati della sanità di Lucca dopo la presa di posizione di Gabriele Martinelli, ex socialista, già candidato al consiglio comunale il quale “tira in ballo Maggiano, Arliano, storie antiche di un patrimonio di ex strutture sanitarie tristemente abbandonato e difficilmente vendibile”, chiosano i comitati. “Ma ci chiediamo – è la ripresa -: cosa ha a che vedere tutto questo con Campo di Marte? A che pro questo raffronto? A noi sembra che a Martinelli interessi semplicemente che una parte cospicua di Campo di Marte venga messa a reddito. Ma a favore di chi? Non certo della collettività, dei bisogni e delle esigenze di cittadini e famiglie. Una popolazione sempre più anziana e soggetta inevitabilmente alla necessità di cure e assistenza”.

“Già è stato un errore la costruzione di un ospedale per intensità di cura – vanno avanti i comitati sanità -, quando la maggior parte delle patologie è legata alla cronicità. Si parla con insistenza delle risorse del territorio come alternativa all’ospedalizzazione. Ma di che risorse si sta parlando ? Quante sono le famiglie in grado di accogliere e accudire familiari ammalati? Persone costrette a lavorare fino alle soglie dei 70 anni che dovrebbero eventualmente accudire genitori novantenni? E poi Campo di Marte rappresenta, oltre che un intangibile patrimonio immobiliare, una risorsa da salvaguardare assolutamente per un assetto definitivo delle necessità del territorio, sociali , sanitarie, di recupero e, nell’immediato, ai fini della cura e dell’accudimento nella fase post acuto. Dobbiamo ricordare le carenze quotidianamente verificabili a questo riguardo? E dispiace davvero che da forze politiche che dovrebbero avere particolarmente a cuore il bene del cittadino giungano proposte di questo genere.
Oltretutto con motivazioni economiche del tutto sorpassate. Vogliamo realizzare nuove unità immobiliari in un territorio già ampiamente saturo di invenduto? Vogliamo destinare al commercio nuovi spazi quando decine di piccole attività chiudono ogni anno? Vogliamo svendere a un privato (ultimamente si è sentito di un investitore di fuori Lucca interessato per la realizzazione di scuole private) uno spazio prezioso quanto a localizzazione e accessibilità per la cura della cittadinanza? Noi comitati diciamo no”.