Messaggi nella chat Whatsapp del Consiglio, scontro Testaferrata-Giannini

9 aprile 2019 | 19:29
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Messaggi nella chat Whatsapp del Consiglio, scontro Testaferrata-Giannini

Polemica in consiglio comunale per alcune parole utilizzate dal consigliere Gianni Giannini nella chat Whatsapp dell’assise, creata dal presidente Battistini. La consigliera Testaferrata si è sentita offesa da un intervento nella discussione fra i consiglieri e che ha portato il presidente Battistini a limitare la possibilità di intervenire nei commenti.

“La mia raccomandazione di stasera – dice la consigliera –  nasce da un fatto grave sorto nella chat istituzionale creata dal presidente del Consiglio per inviare messaggi istituzionali tra noi consiglieri e che invece è stata trasformata dal consigliere Giannini in una chat becera usando toni lesivi nei miei confronti sia come consigliere comunale sia come donna. Il silenzio in questi casi non è giusto in quanto io do voce a tutte le donne che quotidianamente si sentono prevaricare da atteggiamenti offensivi. Ringrazio il presidente per aver modificato la chat in modo che solo lei possa inviare messaggi istituzionali visto la gravità delle parole usate dal consigliere Giannini che lei sicuramente ha colto,c osi come alcuni consiglieri della maggioranza che mi hanno chiamato per manifestarmi la loro solidarietà, a riprova del fatto che gli stessi hanno colto la gravità delle parole del consigliere Giannini. Consigliere Giannini io non mi muovo da qui come lei invece mi aveva esortato a fare, anzi questa è la dimostrazione che ho il carattere e la determinazione per esplicare al meglio il mandato datomi dai cittadini. La consiglio ogni volta che cita parole di altri di farlo in modo puntuale ed appropriato anche se trovo deplorevole citare un militare che inneggia alla guerra… quando qui siamo in Italia in pace e soprattutto siamo qui per portare ai cittadini un supporto concreto Raccomando a lei presidente ed ai consiglieri presenti stasera di prendere le distanze dalle parole usate dal consigliere Giannini sia nei miei confronti ma soprattutto nei confronti di tutte le donne che quotidianamente sono costrette a stare zitte di fronte a parole lesive e mortificanti ed io non ci sto”.
Immediata la replica del consigliere Giannini che afferma di aver chiesto scusa al presidente del consiglio comunale Battistini per il tono dell’intervento, ma di non ritenere di dover chiedere scusa alla consigliera in quanto non destinataria di alcun messaggio diretto. Solidarietà alla consigliera Testaferrata è arrivata anche dalle consigliere Consani e Borselli e dal capogruppo Remo Santini. Prima della chiusura della fase della raccomandazioni un nuovo botta e risposta fra Testaferrata e Santini si è chiuso senza le scuse richieste all’esponente Pd. “Le mie parole – dice – erano di risposta al consigliere Bindocci. Ho chiesto scusa al presidente e tanto basti”. Il capogruppo del Pd, Bonturi, ha definito forse inopportune le parole in chat del consigliere ma ha invitato a non incorrere nell’errore opposto di “linciaggio” nei confronto dell’autore del messaggio contestato.