Giannini (Pd): “Casapound esca dall’ambiguità”

1 maggio 2019 | 10:07
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Giannini (Pd): “Casapound esca dall’ambiguità”

Anche il consigliere comunale Gianni Giannini (Pd) torna sul tema della richiesta, da parte di Casapound, di uno spazio pubblico al Foro Boario, definito dal consigliere Barsanti un evento fittizio per far emergere le contraddizioni nelle concessioni da parte del Comune.

“Di sicuro la democrazia – dice Giannini citando Churchill – è quella “pessima” forma di governo che si fa obbligo di tutelare anche quelle forze politiche che implicitamente e palesamente ne attentano le fondamenta. Proprio perché consapevole del proprio difficile ruolo, la democrazia ha bisogno di dotarsi di regole comuni di convivenza che normalmente si sanciscono nella stesura della Costituzione e nelle leggi con essa coerenti. Alla democrazia non è consentito però essere ingenua, distratta o improvvida pena il suo indebolimento. In diversi momenti della storia democratica di questo paese, qualcuno ha provato più volte a forzarne la tenuta, ma il paese ha sempre saputo resistere generando anticorpi che hanno aiutato a combattere la forma degenerativa. Quelli che viviamo non sono momenti di lucida analisi ed il peggiore dei mali che ci affliggono è l’indifferenza alla politica. Ecco perché allora “…la Costituzione rappresenta lo strumento di garanzia di un popolo che si dato quando è sobrio,… a valere per quando è in piena ubriacatura”.
“Il Comune di Lucca – ricorda Giannini – si è ultimamente arricchito di un regolamento per usufruire di spazi pubblici, previa sottoscrizione di una esplicita dichiarazione di riconoscimento nei valori della Costituzione, della Resistenza e della democrazia, in base alla delibera comunale 87/2017 votata in consiglio comunale il 21 dicembre 2018 in cui si dichiara che “l’accesso ai beni comuni nella disponibilità del Comune di Lucca e la possibilità di ottenere forme di beneficio, dovrà essere accompagnato da una dichiarazione esplicita da parte dei richiedenti, di riconoscimento nei valori della Costituzione, di ripudio del fascismo, nazismo di ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche portatrici di odio o intolleranza religiosa”. Viene spontaneo esprimere tutta la mia inquietudine, nei confronti di CasaPound e del suo consigliere comunale, che usufruendo della concessione alla rappresentanza democratica nelle istituzioni, trova imbarazzante dichiararsi conforme ai dettami della Costituzione Repubblicana. C’è della furbizia politica e della debolezza di orgoglio nel nascondersi dietro a prestanome di comodo, tipico della politica più viscida, quella che per enunciazioni si vorrebbe combattere”.
“CasaPound esca quindi dall’ambiguità – prosegue Giannini – e si assuma dirette responsabilità sia nel riconoscersi nei valori comuni di convivenza democratica sia nel prendere atto che la epica della contrapposizione fisica porta a degenerazioni comportamentali che si ripercuotono sulle stesse azioni dei simpatizzanti a cui ci si rivolge. La società sta raggiungendo limiti intollerabili di violenza verbale e comportamentale. Il racconto della purezza comportamentale, sia di razza che di colore dell’animo, di fronte ai recenti gravi episodi di cronaca è un favoletta ormai usurata. Può essere che alcuni decidano di profittare della perdita del pensiero critico a favore di soluzioni più sbrigative, la storia insegna, ma la Storia ci mostra anche la disperazione dei sopravvissuti alle grandi tragedie dell’uomo La democrazia non si esporta, ma ove esiste, tutti hanno obbligo di difenderla, arricchendola di contenuti”.