Batterio killer, Lega e Fi: ‘Dalla Regione pericoloso silenzio’

Ieri (5 settembre) la Regione Toscana ha diffuso la notizia di aver formalizzato, con un decreto del 26 luglio, un monitoraggio continuo sui pazienti che arrivavano all’ospedale con i sintomi dell’infezione killer da batterio New Dehli, resistente agli antibiotici. Un’emergenza iniziata 10 mesi fa nelle corsie dell’Asl Toscana nord ovest, con più di 50 casi registrati, sui quali sarebbe calato però – secondo quanto stigmatizzano i consiglieri di minoranza di Lega e Forza Italia – un pericoloso silenzio. “Se è vero che da quasi un anno siamo, in Toscana, in una potenziale emergenza sanitaria – affermano Elisa Montemagni e Jacopo Alberti, consiglieri regionali della Lega – vogliamo sapere perché tale grave situazione sia emersa solo da pochi giorni”.
“Stiamo parlando – proseguono – del ‘super’ batterio, letale in buona parte dei casi che pare abbia interessato un certo numero di degenti, quantomeno in alcune parti della regione, alcuni dei quali, purtroppo, potrebbero essere anche morti per tale germe”. “C’è, dunque, un caso Toscana? Non vogliamo assolutamente creare allarmismo – precisano Montemagni e Alberti – ma è doveroso che si faccia piena chiarezza su quanto è successo e tuttora sta avvenendo, perché con l’argomento salute è vietato scherzare”. “Come mai – insistono i rappresentanti del Carroccio – si è atteso così tanto per monitorare la persistente criticità? Se ci sono state delle inadempienze – insistono i consiglieri – è giusto che ognuno si assuma, fino in fondo, le proprie responsabilità”. “Per tutto ciò – concludono Elisa Montemagni e Jacopo Alberti – presenteremo uno specifico documento (per l’esattezza, Alberti, come portavoce dell’opposizione, farà una richiesta di comunicazione in aula da parte dell’assessore Saccardi) chiedendo, quindi, lumi a chi di dovere; conoscendo, però, i tempi della politica, esigiamo fin d’ora che i cittadini vengano informati, lo ribadiamo senza creare alcun panico e dopo le opportune verifiche scientifiche, di quella che è la reale problematica in atto”.
Queste le motivazioni con cui la direzione generale della Asl Toscana nord ovest ha deliberato ieri (5 settembre) il recepimento del decreto dirigenziale regionale del 26 luglio scorso, sul contrasto al superbattario e l’attivazione di una unità di crisi: “Negli ultimi mesi del 2018 e nel corso del primo semestre 2019 si è registrato un aumento di positività, oltre l’atteso, di batteri dell’ordine Enterobacterales produttori di beta lattamasi del tipo New Delhi (Cpe-Ndm) nel territorio dell’Asl Toscana nord ovest. Il fenomeno può rappresentare un problema di sanità pubblica rilevante, dal momento che i carbapenemi costituiscono la classe di antibiotici di riferimento per le infezioni invasive da Gram negativi multi resistenti, la mortalità è elevata (30-40 per cento), la diffusione tra i pazienti si sviluppa con facilità e la resistenza ai carbapenemi può essere trasmessa anche da plasmidi”. Il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Marchetti, interviene sulla questione dopo aver già prodotto nei giorni scorsi un’interrogazione destinata al question time della prossima seduta consiliare. Lo fa con una comunicazione condivisa col consigliere Marco Stella (vicepresidente dell’assemblea toscana): “Le valutazioni cliniche che leggiamo nella delibera non fanno che asseverare i contenuti dell’allerta diffusa sul caso Toscana a tutta Italia con circolare ministeriale il 30 maggio scorso e le conseguenti valutazioni avanzate il successivo 6 giugno dall’Istituto superiore di sanità. Proprio l’Iss intravede il rischio contagio per l’intera zona euro. La Regione, dinanzi a tutto questo, ha taciuto, ha decretato linee guida solo mesi dopo, ovvero il 26 luglio, e più di un altro mese è passato perché la Asl dove si sono sviluppati focolai pericolosi per l’intero Stivale le recepisse e attivasse un’unità di crisi. Il tutto nel silenzio più riprovevole”. Marchetti ha già chiamato il presidente Enrico Rossi a riferire in aula nella seduta fissata tra martedì e mercoledì prossimi, intanto però Forza Italia prosegue: “Qui siamo in presenza di una grave sottovalutazione tutta toscana. In tutta Italia i focolai in Asl nord ovest erano oggetto di azioni di contrasto, e qui invece erano oggetto di silenzio e oscurantismo. Invece il pericolo per la popolazione esiste ed è alto. Sui giornali si legge di decessi plausibilmente riconducibili a questo tipo di contagio, ma al di là dei nessi causali resta quanto affermato dalla Asl nord ovest: il tasso di mortalità è del 30-40 per cento, il problema è di sanità pubblica e la governance sanitaria ha taciuto. Taciuto, capito? E nicchiato. È una responsabilità grave che non intendiamo lasciar edulcorare in alcun modo da parte del Pd”.