Viviamo Altopascio: “Sibolla horror modo per valorizzare l’area”

Marco Ghimenti, consigliere comunale di Altopascio, lista civica Viviamo Altopascio, risponde al consigliere regionale di Forza Italia, Maurizio Marchetti, riguardo le iniziative organizzate dal Comune e dalle associazioni alla riserva del Sibolla contestandone il “tono sprezzante” e le critiche riguardo la manifestazione prevista alla riserva Sibolla per Halloween: “Rispondo anche perché è difficile lasciar correre una tale sequela di inesattezze. ‘Sibolla horror’ è stata un’iniziativa patrocinata a titolo gratuito dal Comune e organizzata in collaborazione da due associazioni del territorio, di cui ho l’onore di essere un associato. Dalla collaborazione tra le stesse due associazioni, Zero in Condotta e Natura di Mezzo, sono state organizzate altre due iniziative, sempre in riserva, una dedicata al documentario e una al fotografo Salgado. Tutte e tre le iniziative hanno riscontrato un successo di pubblico e hanno fatto conoscere la riserva anche a persone che sarebbero state meno raggiungibili dalle offerte più usuali di visita alla riserva”.
“Molte delle persone intervenute, infatti – continua il consigliere di Viviamo Altopascio – sono poi ritornate a visitare il centro nel momento delle visite naturalistiche. Tutte queste iniziative non hanno gravato per nemmeno un centesimo su fondi pubblici, fossero essi comunali, regionali o quant’altro. Attività di questo tipo vengono fatte spesso in giro (ad esempio a Grosseto al Museo di storia Naturale o al parco natura viva di Bussolengo) e anche associazioni ambientaliste appoggiano spesso iniziative ‘fuori dagli schemi’ per attrarre l’attenzione sui temi ambientali. Marchetti sembra inoltre ignorare, forse per disattenzione, le decine di aperture, tra visite guidate e iniziative di vario genere che, grazie a comune e associazioni, si sono succedute in questi tre anni. Mi piacerebbe, per contro, confrontare questi numeri con le aperture del centro, dalla sua inaugurazione fino alla scadenza del mandato Marchetti. Forse mi fa difetto la memoria, ma non mi pare di ricordarne molte. Sul tono sprezzante evito di commentare, si giudica da solo. Mi permetto solo di dire che la carica di consigliere regionale meriterebbe un altro rispetto, sia nel riportare dati corretti, sia – conclude Ghimenti – nel mantenere un profilo che si elevi un po’ dalle conversazioni tra amici davanti un mazzo di carte”.