Menesini: “Basta dire che il coronavirus è una cosa banale”

14 marzo 2020 | 12:10
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Menesini: “Basta dire che il coronavirus è una cosa banale”

Il sindaco fa appello al senso di comunità: “L’egoismo in questo momento è da punire penalmente”

“Basta dire che il coronavirus è una cosa banale e da cui si guarisce presto”.

A dirlo è il sindaco di Capannori e presidente della Provincia, Luca Menesini.

“Non ne posso più di leggere scemenze. Basta – dice – Faccio il sindaco di una comunità straordinaria (Capannori) che da giorni si trova coinvolta in prima persona nella lotta a questo virus: alcuni nostri concittadini lo hanno contratto e sono in rianimazione.  E non sto parlando di persone con più di 70 anni. Sto parlando di persone in forma, di grandi lavoratori, di gente attiva come siamo noi di Capannori da sempre, perché la laboriosità fa parte della nostra storia. E ci sono da giorni in terapia intensiva, proprio a indicare che il recupero non è immediato”.

“Per cui – prosegue il sindaco – basta fare i fighi perché lo abbiamo contratto ma ne siamo usciti con qualche linea di febbre e stop: si chiama fortuna, cosa che stiamo vedendo non è detto che tocchi a tutti. E noi, pertanto, dobbiamo comportarci responsabilmente per tutti coloro che già hanno o potrebbero avere complicazioni respiratorie più significative a causa del coronavirus. Se l’egoismo fa sempre schifo, in questo momento è da punire penalmente. E infatti il decreto che ha emesso il governo prevede il penale per chi trasgredisce”.

“Nessuno sta dicendo che moriremo tutti – prosegue – stiamo dicendo che se ci ammaliamo in tanti tutti insieme – cosa che può succedere con un virus così contagioso – non ci saranno cure per tutti. E noi questo non lo vogliamo, perché tutte le vite valgono uguale. Questo è un principio centrale nella sanità pubblica italiana, un principio che dobbiamo proteggere con le unghie e con i denti. Quindi basta discorsi a bischero, basta. Smettetela di speculare sul dolore, sulla paura, sulla sofferenza. Ci vuole sincerità, correttezza e ci vuole che tutti sappiano che in questa battaglia è fondamentale il contributo di ciascuno di noi”.

“Uniti si vince, per noi stessi e per gli altri”.